Maternità per le lavoratrici autonome e le iscritte alla gestione separata

Mamma al lavoro

 

Anche le lavoratrici autonome o iscritte alla gestione separata hanno diritto a forme di congedo di maternità garantite, con modalità diverse dall’interdizione per maternità per le lavoratrici dipendenti.

A chi spetta

Alle lavoratrici autonome appartenenti alle categorie:

  • commercianti;
  • artigiane;
  • mezzadre;
  • coltivatrici dirette;
  • colone;
  • imprenditrici agricole.

La futura mamma può chiedere l’indennizzo all’INPS nel periodo che va da 2 mesi prima del parto a 3 mesi dopo (totale 5 mesi), nei quali non deve astenersi dal lavoro.

 

Un discorso a parte va fatto per le lavoratrici iscritte alla gestione separata INPS – liberi professionisti senza cassa previdenziale, amministratori locali, ricercatori universitari, collaboratori coordinati continuativi… – che hanno diritto all’indennizzo se hanno versato contributi per più di 3 mesi nell’anno precedente. In questo caso la mamma deve astenersi dal lavoro durante il periodo di maternità.

A quanto ammonta l’indennizzo

Viene garantito l’80% delle retribuzioni convenzionali giornaliere – che l’INPS comunica di anno in anno. L’assegno viene erogato dall’INPS dopo il parto.

Per le lavoratrici iscritte alla gestione separata, viene calcolato l’80% della reddito giornaliero prodotto nell’anno precedente. In pratica, partendo dal reddito annuale, lo si divide per 365 e si ottine il reddito giornaliero.

 

Come richiedere la maternità

Per le lavoratrici autonome la domanda va presentata dopo il parto – entro 1 anno dalla data di inizio del periodo indennizzabile. Sul sito dell’INPS ad oggi si parla ancora di presentazione cartacea della domanda alla sede INPS più vicina o tramite i patronati. Non si capisce se sia così o se le informazioni non siano aggiornate visto il passaggio alla domanda via web per la categoria delle lavoratrici dipendenti.

Le lavoratrici iscritte alla gestione separata devono presentare la domanda al committente e all’INPS prima dell’inizio del periodo di maternità. In questo caso, l’astensione dal lavoro è obbligatoria.

 

Altre risorse:

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