Sanremo 2015 serata finale: i look

Ci sono due notizie: la prima è che finalmente lo strazio nazionalpopolare è finito anche per quest’anno; la seconda è che, vista la scarsità di canoni riscossi, i truccatori RAI per l’ultima serata avevano finito i rossetti. Ne era rimasto uno solo, di un anti-televisivo rosso, con il quale sono riusciti ad arrangiare alla carlona il make up di tutte, ospiti, cantanti e vallette.

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Sul podio, di nuovo, una divina Malika Ayane, che indossa un difficile abito essenziale, con taglio che lascia nuda una fascia laterale. I detrattori dicono che sarebbe stato meglio indossare un reggiseno, visto che anche lei è soggetta alla forza di gravità come Arisa, ma io l’ho trovata divina e piena di personalità, come in ogni serata del Festival. Lei è la mia vincitrice.

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Riuscitissimo anche il look di Rocio Morales, che con l’abito rosso ha fatto centro. Lontana mille chilometri dalle brutture spagnoleggianti della prima serata, è fiorita in un vestito che le rende giustizia e le addolcisce il viso e ne asalta le forme del corpo. Peccato per il momento più trash della televisione dopo le battute sul pisello di Rocco all’Isola, in cui la soubrette si commuove leggendo il pensierino che ha composto su Carlo Conti. Sembrava quello di una bimba di terza elementare.

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Torniamo alle vallette: Emma ha tenuto l’outfit migliore del Festival di Sanremo 2015 per l’ultima serata. Errorissimo dello stylist. In un casto Gucci illuminato da cristalli era splendente e super-elegante. Quando apriva bocca, la magia svaniva. Ho passato 5 serate straniata e stranita: non è possibile avere una differenza così forte tra portamento, voce e aspetto. Inquietante. Ma outfit molto riuscito, reso ancora più aggraziato dalla coda bonton.

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Passiamo ai look più improbabili e di cattivo gusto della finale di Sanremo 2015. È dalla prima serata che la mia reazione agli outfit di Bianca Atzei varia da una caduta di mascella a un “mah, bah, meh”. Dopo 5 serate con mutanda a vista lo posso dire: mo’ basta! Per la finale mi ha sfoggiato anche un’acconciatura alla Pippi Calzelunghe, mezza trasandata. La scarpa nera poi… Non so neanche più come commentare. Non si poteva vedere. E a Sanremo in mutande no no no, anche se ti ci manda Antonio Marras.

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Di nuovo bocciata la mise di Chiara, che in fatto di look continua a dimostrare di avere seri problemi. Al Festival c’è andata con la tovaglia ricamata della nonna, un vestito che sembrava il primo, quello che non piace mai a nessuno, indossato dalle future sposine di “Abito da sposa cercasi”. Quelle zeppe, poi. Vorrei conoscere il suo stylist, sempre che ce l’abbia a questo punto.

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E ora veniamo a un’opinione che parte dal look arriva alla spocchia e passa per i luoghi comuni dell’Italia all’estero. Tutto questo è racchiuso in un unico gruppo, che ha anche vinto Sanremo 2015: Il Volo.

In quest’ultima serata, eleganti come nessun ventenne oserebbe mai presentarsi vestito, patinati come piace agli Americani e trash come amano i miei connazionali, erano una via di mezzo tra I Tre Tenori di Aldo Giovanni e Giacomo e i Jonas Brothers. Da nausea.

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E ora, torniamo alla nostra vita, che anche Sanremo è finito.

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