In ufficio

Mercoledì pomeriggio, ore 16.15: “Ciao a tutti Colleghi d’Ufficio Perfetti, ci vediamo venerdì.”
“Venerdì? Perchè domani sei DI NUOVO assente?” chiede La Collega Più Perfetta-delle-Perfette.
“Tutti i giovedì sono in maternità. Mi han rifiutato il part-time, ti ricordi? E mi han detto che l’unica soluzione sarebbe stata questa, ti ricordi?”
“Ah”. Sorrisetti malcelati. Sguardi di commiserazione e invidia. Sottotitolo: “Lei sta di nuovo a casa a fare un cazzo mentre noi veniamo a lavorare tutti i giorni.”
Domani le propongo se vuole fare cambio per un giorno, vediamo se ne esce viva!

0
(Visited 31 times, 1 visits today)

10 Comments

  1. chiara 13 Ott 2011 at 22:36

    AAh! Gli sguardi di commiserazione sono sempre troppi quando si è mamme.
    Intanto tu hai il tuo giorno libero e lro no!

    Reply
  2. marina 13 Ott 2011 at 23:54

    Me li immagino questi colleghi, magari sopratutto colleghe…, perchè mi ricordano i miei: probabilmente non hanno mai visto un bambino a meno di 100 metri di distanza, sospettano che per te la maternità sia una scusa per uscire prima dall’ufficio con destinazione estetista e non sospettano lontanamente cosa sia una sala d’attesa di un pediatra zeppo di bambini sotto i due anni…. Un giorno forse assaggeranno cosa voglia dire l’abbinata madre + lavoratrice, gli orari rigidi da rispettare e una febbre improvvisa, le incombenze di tutti i giorni sommatete agli impegni lavorativi e forse la tua uscita del giovedì non sembrerà loro così fuori luogo.

    Reply
  3. Twins(bi)mamma 14 Ott 2011 at 15:43

    lasciamo perdere il discorso part-time…e anche le colleghe perfettine che sono tutto tranne quello…. 😛

    Reply
  4. Anonymous 15 Ott 2011 at 12:26

    Che cosa intendete per perfettine? Che non si lamentano mai? Che sono sempre in ordine o sempre presenti sul lavoro? Che criticano gli altri?
    Basta con il vittimismo, ognuno fa quello che può e al (suo) meglio e il parere degli altri può interessare ma non influenzare i propri comportamenti.
    Se ognuna di noi è consapevole di questo e coltiva la propria autostima questi discorsi perdono di importanza, non siete d’accordo? 🙂

    Reply
  5. Cento per cento Mamma 15 Ott 2011 at 12:43

    @anonimo: perfettine nel senso che sembra che i destini dell’azienda dipendano da loro, tacco 12 e trucco perfetto! Per quanto l’autostima possa essere coltivata e per quanto si possa fare del proprio meglio, è evidente che la resa lavorativa di una mamma di due figlie di 3 e 1 anno sia minore in termini di ore di quella di una single. e’ evidente, e ne ho già parlato, che i sensi di colpa ci siano anche nei confronti dell’azienda. belle parole, le tue, ma nei fatti gli sguardi e i continui ammiccamenti minano anche la più tosta delle donna. e non c’entra il vittimismo, se non posto qui quello che mi passa per la testa, dove lo devo fare?

    Reply
  6. Anonymous 15 Ott 2011 at 14:27

    Non era un attacco a te, il mio, era un invito a non dare peso ai commenti altrui, forte della tua consapevolezza di fare il meglio che puoi a casa e sul lavoro.
    E’ evidente che sei stanca e provata, forse stai sommando troppe attività mentre la tua vita reale di tutti i giorni ti impegna molto.
    Anche questa non è una critica, mi domando soltanto se non hai, forse, un po’ troppa “carne al fuoco”.
    Come dici tu due bimbe di tre e un anno, il lavoro e la casa, se non hai una colf che ti sollevi dalle incombenze domestiche in modo esaustivo, sono un impegno considerevole.
    Poi ognuno di noi conosce i suoi limiti e le sue forse e tu di certo ti sai dosare al meglio.
    Il fatto che tu abbia inteso il mio commento come polemico mi fa pensare che tu sia un po’ affaticata, tutto qui.
    Auguri!

    Reply
  7. Cento per cento Mamma 15 Ott 2011 at 14:36

    @Anonimo, quando dici “non facciamo vittimismo” mi fai capire che hai inteso il mio post come un’autocommiserazione. E questo non voleva essere… Più che affaticata sono frustrata a livello lavorativo perchè stufa di essere giudicata solo per il numero di ore in cui scaldo la scrivania. Stufa di un lavoro in cui non mi riconosco e che non mi da nulla, se non lo stipendio a fine mese. Ma il mio atteggiamento è tutt’altro che passivo: sto smuovendo le montagne per smarcarmi da questa situazione e per costruire il “mio altro”. Sono suscettibile alle critiche perchè sto facendo tutto questo per farcela e sto faticando tantissimo. Ma, come molte prima di me, ce la farò!
    E, al colmo della sfiga, ho pure la colf con la polmonite!!!

    Reply
  8. Anonymous 16 Ott 2011 at 13:34

    Beh, la colf è già un aiuto che non tutte hannno! 😉
    Scusa ma in queste circostanze mi fa più pena lei con la polmonite di te alle prese con le bimbe, le faccio i miei auguri di pronta guarigione perchè con la polmonite, purtroppo, non si scherza.
    Auguri naturalmente anche a te affinchè la costruzione del tuo “altro” abbia successo!

    Reply
  9. Cento per cento Mamma 16 Ott 2011 at 15:07

    @Anonimo, non oso neanche paragonarmi alla signora che mi aiuta. Prima o poi scriverò un post sulla situazione di questa Mamma Coraggio… La differenza che abbiamo sta proprio nella possibilità di scegliere il mio futuro che mi contraddistingue. Mi reputo stra-fortunata… E per la cronaca stiamo facendo di tutto perchè sia curata al meglio. Nei confronti dei rumeni, infatti, c’è un atteggiamento spesso negligente da parte di medici e personale sanitario, purtroppo!

    Reply
  10. mogliemammadonna 17 Ott 2011 at 11:48

    Quanto ti capisco.
    Dove lavoro io avere figli è visto come un handicap, e io ne ho due.
    Al primo colloqui mi hanno subito detto che non si accettano part-time e che si fanno solo contratti a tempo pieno (+ 30 minuti non retribuiti ogni giorno a recupero delle pause che si fanno durante la giornata).
    Ho resistito due anni così poi sono andata dalla mia capa (single e senza figli), le ho detto che non riuscivo ad andare più avanti e le ho chiesto di poter convertire tutte le ore di straordinario (che sono tra le 20 e le 40 ore ogni mese) in recuperi programmati e fissi tutte le settimane.
    Così adesso tutti i martedì e giovedì faccio 6h e mezzo filate (la mezz’ora in più non te la tolgono mica!) fino alle 14,30 e poi torno a casa dai miei piccoli.
    Scalo 4 ore a settimana.
    Ci ho perso economicamente ma non ti dico quanto ci ho guadagnato in qualità di vita domestica.
    Non immagini neanche le occhiatacce e e i pettegolezzi a cui ho dato vita.
    A tutte loro auguro di essere presto mamme, forse gli si aprirà la mente…
    Io sono con te

    Reply

Rispondi a chiara Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.