Quando ero piccola, per vestirmi bene i miei genitori dovevano sostenere spese ingenti: l’abbigliamento a basso prezzo era spesso sinonimo di scarsa qualità e ancor più scarsa cura del design.
Oggi non è più così: sono ennemila le soluzioni per acquistare capi di abbigliamento piacevoli a prezzi spesso irrisori. Quindi, cari genitori, non avete più scuse. Se vestite male i vostri figli è solo per mancanza di gusto :-).
Le catene di abbigliamento low-cost
Fonte principale dei miei acquisti per le bambine, le catene di abbigliamento sono fonte inesauribile di t-shirt, leggings, shorts e abitini. Ogni settimana sono presenti nuovi arrivi, con promozioni a ruota che coinvolgono tutti i capi presenti in negozio. Basta avere la costanza di passare in negozio ogni tanto o dare un’occhiata allo shop online spesso. A giugno ho comprato, solo per fare un esempio, tre abitini a 10 euro. Con 20 euro ho cambiato il parco vestiti per tutta l’estate per Sofia. Vediamo in dettaglio quali sono le catene low-cost da cui mi rifornisco:
- H&M, la mia catena low-cost per eccellenza. Prima che aprisse il negozio a Torino, le mie trasferte milanesi prevedevano una tappa obbligata per fare scorta di vestitini, maglioncini, giacchette, collant e tutto ciò che di colorato e originale offre per le bambine. Bellissima ed economicissima sezione dedicata ad accessori per principesse. Da pochi giorni c’è anche lo shop online.
- Kiabi, scoperta francese di quando ero neomamma, dopo qualche tempo è sbarcato in Italia. Ho comprato montagne di tutine da neonato, body e mutandine. Col crescere delle bambine, ho spaziato su accappatoi e abbigliamento vario per tutti i giorni. Anche le proposte per le cerimonie sono interessanti. Ha un negozio online, su cui spesso si trovano offerte dedicate. Importante seguire la newsletter.
- OVS, da cui non compro molto per l’eccessiva presenza di stampe vistose e strass sulle proposte per bambine. Utile per l’acquisto di scarpe – hanno una convenzione con Adidas con modelli a prezzi stracciati – e capi maschili da abbinare ad altro. I tessuti sono resistenti e duraturi. C’è un negozio online ben fornito.
- Zara, un po’ più cara, è indicata per l’acquisto di ballerine e stivaletti o di pezzi moda da combinare con i basici comprati da altre parti. Ha uno shop online, con una bella sezione di saldi.
- Decathlon, dove si trova qualsiasi cosa per lo sport, ma non solo. Scarpine per la scuola, pantaloncini per le avventure, t-shirt basic, tute per la scuola. Prezzi bassissimi e vasta scelta. Disponibile il negozio online.
I saldi
Questa è una missione da professioniste dello shopping:
- Puntate il negozio di grandi firme che più vi piace nella vostra città.
- Tenete d’occhio l’inizio dei saldi con un giro perlustrativo e fatevi amica la commessa.
- Chiedete alla commessa quando sono previsti ulteriori ribassi sulle collezioni attuali e se prevedono di mettere in saldo la collezione precedente a una percentuale ancora più bassa.
- Presentatevi in negozio il giorno di inizio dei ribassi massimi con le idee chiare su ciò che vi serve.
- Comprate capi che non passano di moda, come piumini invernali di marca – io adoro Moncler, caldo e leggero -, di una taglia più grande.
La mia tattica per l’acquisto delle giacche a vento per l’inverno è questa. Finora ho sempre comprato piumoni di due taglie in più, in modo da metterli per due stagioni, per poi passare a Cecilia che li indossa per altri due anni. 300 euro per un Moncler indossato 4 anni mi pare un ottimo investimento!
Il mercato
Se vi capita di frequentare lo stesso mercato con regolarità, imparerete a conoscere i venditori che ogni settimana hanno il proprio banco – e a classificarli in 3 categorie:
- gli stocchisti di abbigliamento a bassissimo costo
- gli stocchisti di abbigliamento firmato
- gli artigiani.
Se trovate un banco di un artigiano, che realizza i vestiti che vende, ricordatevi che si tratta di una rarità e che potrete chiedergli di fare per voi i vestiti per una cerimonia o per un evento importante, avendo la possibilità di scegliere modello e colori in totale autonomia, contenendo i costi.
Per le altre due categorie, sappiate che dovete tenere gli occhi ben aperti e guardare con attenzione i capi prima di comprarli. Si tratta spesso di primetta, abbigliamento con imperfezioni a volte impercettibili e a volte vistose – come buchi o fili tirati. Potete fare ottimi affari!
I negozi di usato
Altro luogo interessante sono i negozi di usato per bambini, che vendono non solo abbigliamento ma anche materiali di puericultura come passeggini, sdraiette, lettini… Ciò che è in vendita è stato controllato e spesso il prezzo è dimezzato rispetto a quello del cartellino. Tenete presente che si tratta di usato, quindi qualche graffio sulle scarpine dovete aspettarvelo.
I cugini e gli amici più grandi
A costo 0 è il passaggio tra amici e parenti. Con le persone con cui siete in confidenza, non vi vergognate a chiedere se hanno vestiti che i loro figli non mettono più. Spesso non si propone il proprio abbigliamento per paura di offendere, ma se uno dei due fa il primo passo, poi è tutto in discesa. Noi abbiamo amichette più grandi che ci passano borsate di vestiti. Sono stata chiara con le loro mamme: quello che non va bene o non ci piace, lo portiamo in un centro di accoglienza. Così ogni anno noi abbiamo un guardaroba minimo a costo 0, da cui partire con il resto degli acquisti. È importante che la persona che vi passa le cose abbia gusti simili ai vostri o vi troverete a fare solo da “passavestiti” da una famiglia a un centro di beneficenza, aggiungendo un anello inutile. Ben inteso, anche noi passiamo ad altri ciò che non va più.
E voi avete delle strategie di risparmio per lo shopping per i bambini?
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