Riprendersi la Vita

sciare

Le vacanze invernali sono finite. È stata una settimana strana, in cui ho voluto staccare la spina dallo scrivere quotidiano, in cui ho cercato di riprendermi tempi e spazi e in cui ho fatto delle scoperte su me stessa.

Sono stata lontana dal blog, cosa che mi è costata fatica. Ma era necessario: sono anni che ogni giorno, cascasse il mondo, mi alzo e scrivo. È diventata un’esigenza, è diventato un obbligo non scritto. Ogni tanto bisogna disintossicarsi anche da ciò che si fa di continuo, in modo che non diventi una triste routine.

Oggi sono felice di riprendere in mano il blog, che è sì il mio lavoro, ma è anche il mio compagno di vita.

Ho goduto di ciò che mi circondava, dalla Natura imponente alle mie figlie totalizzanti. Ho ripreso fiato, osservato, annusato e assaporato la Vita. Ho riso, sciato, respirato, sudato, corso, saltato, nuotato e riflettuto. Ho vissuto momenti felici e ho avuto una notizia triste, di quelle che non vorresti mai ricevere. La Morte mi è passata vicina, portandosi via un mio coetaneo sportivo e amante della Vita. Questo contrasto è stato forte e mi ha fatto desiderare ancora di più di prendere a piene mani dalla Vita, che non è eterna e può interrompersi in qualunque momento, a qualsiasi età.

Dicevo, ho riflettuto. Su cosa? Chiederete. No, forse non lo chiedete ma lo dico lo stesso perché mi va.

Ho scoperto che, sotto anni di polvere, nuovi amori, nuovi lavori, responsabilità, gioie e ansie, la me-pre-parto c’è ancora. Quando sono diventata mamma, l’esperienza così totalizzante della gravidanza prima e della maternità poi ha spazzato via tutto, a livello mentale e fisico. Ho preso tutto quello che ero stata fino a quel momento e l’ho messo in un cassetto, in modo inconsapevolmente definitivo. Le mie passioni, i miei modi di fare, la mia linea: da 7 anni a questa parte non c’è più nulla della ventiseienne che scopre di aspettare un bambino.

O almeno credevo che fosse così. Pian piano, però, stanno tornando a galla pezzi sopiti di me stessa, che oggi che le bambine sono un po’ più grandi e indipendenti posso permettermi di far riemergere. È come se fossi stata catapultata in una realtà talmente diversa da quella che conoscevo da cambiarmi nel profondo. Ora che l’esperienza della maternità è diventata uno degli aspetti della mia vita, non più l’urgente e predominante ruolo che per anni è stato, la me non-ancora-mamma e la me di oggi iniziano a convivere. E me ne sono accorta con un’esplosione in questa settimana in montagna: la gioia che ho provato mettendomi gli sci ai piedi, la sorpresa di scoprirmi ancora capace a sciare come allora, l’energia che sono in grado di sprigionare in una palestra nonostante i chili di troppo sono stati momenti di scoperta vera. Io ci sono ancora, nascosta dalla ciccia e dal peso dell’età adulta, ma vedermi ballare al ritmo della musica di quando avevo 20 anni è stato bello.

 

Questa settimana di scoperte mi ha lasciata con tanta voglia di ricominciare a mettermi al centro, di fare, concretizzare e sfogare. Chissà se riuscirò a mettere in pratica le buone intenzioni che ho, ma a giudicare da come mi sono sentita elettrica e frizzante in quei giorni, penso che ce la metterò tutta. Ma sono l’unica ad avere una me-prima-di-essere-mamma e una me-dopo-la-maternità?

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3 Comments

  1. Mamma in città 2 Mar 2015 at 17:38

    Quanto mi rifletto in questo post! E il mio bimbo ha solo 10 mesi…! Buona messa in pratica delle buone intenzioni! 🙂

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  2. Elena 2 Mar 2015 at 23:28

    È proprio vero, sai che sono anche io 7 anni che non scio più? Però non so certe cose le voglio sicuramente ritrovare e piano piano lo sto facendo, come il piacere di prendermi cura di me stessa, della coppia e non solo dei figli. Anche se alcune cose del prima di essere mamma le lascio volentieri in dolci ricordi. Per il resto però le voglio tirare fuori anche io.

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  3. Mammachestorie 3 Mar 2015 at 21:02

    Che bello questo post, mi riporta a riflessioni che sto facendo spesso in questi giorni.
    Gli otto mesi di Filippo rappresentano un’età bellissima, che richiede però un impegno assolutamente totalizzante, da cui è difficile non farsi travolgere. Le sue esigenze e le sue richieste continue di attenzioni mi rendono difficile riuscire a trovare del tempo per me, che sia solo mio.
    Ma voglio che la me prima della maternità rimanga sempre, anche se qualche volta si perde fra pappe e pannolini.
    Dovremmo però tutte ricordarci di metterle sempre in pratica, le nostre buone intenzioni!

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