Perché scrivere?

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Non posso non scrivere e non posso non mettere me stessa in quello che scrivo. Tra le righe, a volte anche in modo poco velato, ci sono io, c’è la mia vita, c’è tutto quello che voglio raccontare e anche quello che vorrei trattenere. Il mio mondo è tutto qui, tra il detto e il non detto, tra il palese e il celato, nella scelta di un aggettivo e nell’aggiunta di una frase, in un articolo sentito e in un altro che mi è costato tanta fatica.

Spesso rileggendo mi sembra di scorgere un significato diverso da quello che avevo in mente mentre scrivevo – ed è proprio ciò che non avrei voluto mostrare al mondo. Tra queste pagine ci sono io, nelle mie fasi altalenanti, nelle mie passioni improvvise e veloci, nei miei momenti sì e nello sconforto che cerco di non far trapelare.

Scrivere significa questo. È un bisogno vitale, che va soddisfatto subito o lasciato sedimentare finché non è maturo per essere esaudito. Scrivo perché voglio mettere nero su bianco quello che provo e che vivo, scrivo per appagare il mio desiderio di essere letta, scrivo perché sono egocentrica e amo stare al centro del palco. Sì, questo blog è il mio personale palcoscenico, nel quale però non indosso abiti di scena e non recito. Sono io, in tutto il mio essere donna, mamma, moglie, amante, professionista, figlia, e tutte le etichette che ho. La mia complessità è tutta qui, anche negli articoli che sento meno vicini a me.

Sono scrittura-dipendente e so riconoscere anche nelle righe scritte dagli altri le briciole di loro stessi lasciate qua e là nei loro scritti. Mi piace soffermarmi a leggere e rileggere post che trattano argomenti lontani ma che nella forma e nella sostanza dicono tanto di chi li ha scritti. Mi innamoro dei testi e dei loro scrittori, persa a rintracciare e seguire le briciole che lasciano: una parola piuttosto che un’altra, proprio la stessa che amano ripetere anche a voce, una figura retorica, tre puntini di sospensione, una frase a cui si possono dare due significati. Tanti Pollicino che lasciano tracce al loro passaggio. E quelle tracce entrano nel cuore di chi le legge.

La scrittura è amore, quello che viene messo nell’atto dello scrivere e quello che viene colto nell’atto del leggere. La scrittura è abbeverarsi, trarre sollievo o enorme soddisfazione, fine e mezzo della comunicazione, mettersi in relazione profonda con un altro essere umano o solo con il proprio io profondo, cercare un nesso con gli altri e una spiegazione per se stessi.

Non è solo un blog, è il mio mondo.

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2 Comments

  1. Mammafelice 27 Ott 2015 at 15:20

    Molto molto bello, e si vede che questo è il tuo mondo. <3

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    1. Cristiana 27 Ott 2015 at 15:22

      Amica mia, quanto bene ti voglio! 🙂

      Reply

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