Flashbook: l’alchimia di una lettura per i bambini

Luglio è il mese di “Flashbook: letture a ciel sereno”, il primo flashmob dedicato alla letteratura per bambini. Incuriosita da questa bella iniziativa, ho chiesto a Marta Ufomom di raccontarci, se è possibile renderla a parole, la magia di una lettura a voce alta ad un pubblico di bambini.
Ecco la sua testimonianza:

“Fin dalla notte dei tempi l’uomo ha sempre raccontato delle storie.
In alcune parti del mondo la narrazione è ancora un modo per tramandare le vicissitudini delle propria gente, diffondere le tradizioni, impartire divieti e tabù, creare quelle fondamenta necessarie alla crescita culturale e sociale di una popolazione.

Oggi siamo portati a pensare che solo ai bambini piacciano le storie e i genitori, chi più chi meno, ci si dedicano in qualche periodo della giornata, ritagliano un quarto d’ora della loro intensa giornata a quell’attimo di magia e intimità che sempre più spesso giornali, riviste ed esperti sostengono essere fondamentale e speciale nel percorso di crescita del proprio figlio.

Perciò non voglio dilungarmi a raccontare perché si dovrebbero leggere libri ai bambini.
I benefici per loro ormai sono assodati e compresi da tutti.

Vorrei, invece, parlare dell’effetto che una storia raccontata a voce alta provoca negli adulti, madri, padri, nonni o altre figure che prendono tra le loro mani un libro.

Potrete anche essere degli assidui lettori, ma proprio per questo saprete che c’è una bella differenza tra leggere un libro per voi stessi e per un pubblico che vi siede di fronte. La prima azione è molto intima, è una fuga verso un mondo personale in cui vi immergete, dimenticando ciò che vi circonda e lasciandovi cullare dalla storia che avete scelto. La seconda operazione è, invece, una salita sul palcoscenico, uno svelamento di se stessi, l’occasione forse unica nella vostra vita di diventare degli attori.

Ecco, lo spettacolo inizia quando voltate la copertina. Il fruscio della pagina accompagna questo gesto proprio come l’alzata di un sipario.
In platea qualcuno ancora si muove o si attarda in una conversazione. E’ il momento più difficile, l’attimo in cui dovete aprire la bocca e parlare, a voce alta e nitida, l’istante in cui la timidezza e l’imbarazzo devono scomparire e voi dovete calarvi nei panni della scena.

Non importa quanto siete bravi nella recitazione, non è richiesto aver frequentato un corso di teatro. Quando inizierete a leggere le prime righe sarete già trasformati e il vostro pubblico vi starà già seguendo. Qualcosa dentro si è accesso, potete chiamarla luce, alchimia, o forse è solo quel gene della lettura che vi è stato trasmesso quando eravate piccoli. Siete cresciuti, magari è il primo libro per bambini che prendere in mano, ma lui c’è, è solo sopito e mentre state imitando la voce di un lupo affamato e scimmiottando il verso di qualche altro animale lui si è riattivato e insieme a lui il buonumore, l’allegria e una piacevole sensazione di benessere vi scorrono nel corpo.

Ora addirittura vi state muovendo sul palcoscenico, mimate la grandezza di un orso, urlate di gioia insieme al piccolo protagonista della storia quando sta spacchettando il suo regalo, vi sentite perfino i piedi bagnati mentre la bambina del racconto corre felice sulla spiaggia.
Avete di fronte una o dieci bocche spalancate che nel linguaggio corporeo del bambino vuol dire “uao” e tutti insieme stata scappando, ridendo, saltando, giocando.

Girate l’ultima pagina, il palco riprende la sua forma, il sipario cala.
Ma qualcosa è cambiato. Dentro. Irrimediabilmente.
Improvvisamente riaffiorano tutte le storie che avete ascoltato da bambini, ripescate da una scatola impolverata i vostri vecchi libri che ora lo sapete, non sono solo più pagine ingiallite, ma tesori di avventure. Vi ricordate perfino l’emozione che quella lettura vi suscitava.
E quel gene che prima dormiva in qualche angolo nascosto del vostro corpo, ora è attivo e sensibile, è vorace di storie, ne vuole ancora e ancora.

Fin dalla notte dei tempi l’uomo ha sempre raccontato delle storie.
Perché era il suo modo di restare sempre bambino e vedere il mondo con gli occhi della fantasia. Era il suo viaggio verso l’isola che non c’è, quella che puoi vedere solo se ci credi … o solo se leggi!

Marta
Su di me, la mia esperienza di mamma, i libri che amo potete seguirmi su www.ufomom.com

Volete sperimentare questo viaggio? Per tutto il mese di luglio è attiva l’iniziativa “Flashbook, letture a ciel sereno”. E’ il primo flahmob dedicato alla letteratura per l’infanzia. Partecipare è semplicissimo: se avete voglia di leggere uno o più libri non dovete fare altro che scrivere a flashbook.italia@gmail.com. Riceverete una lista contenente la bibliografia selezionata giorno per giorno dai curatori dell’iniziativa. Sono tutti libri bellissimi e facilmente reperibili nelle biblioteche se non li avete nella vostra libreria di casa. Poi scegliete ora e luogo. Un parco, per esempio, può essere perfetto per queste giornate estive! Nella mail, oltre a un modulo per confermare la vostra adesione, riceverete anche del materiale da stampare per pubblicizzare la tua lettura. Se, invece, volete partecipare come pubblico, seguite la pagina facebook dell’evento per scoprire dove e quando ci sarà la lettura più vicina a voi.”



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