Pochi giorni senza Sofia e le dinamiche della famiglia mi appaiono subito molto più chiare. D’altronde, è più facile vedere le differenze quando sposti uno degli elementi, no?! Questa l’ho inventata sul momento, ma mi sembra carina come massima! 🙂

L’equilibrio che si è formato con la nascita di Cecilia è solido e ben radicato. Le bambine sono legate e nella quotidianità si appoggiano l’una all’altra, trascorrono molto tempo insieme e hanno plasmato le loro attività sulla presenza della sorella. Da un lato mi fa piacere constatare che abbiano bisogno l’una dell’altra e che sentano la mancanza della presenza dell’altra.
Ma forse bisogna che ognuna di loro inizi ad avere un proprio spazio personale, in cui la sorella non ci sia, da gestirsi in autonomia. Il concetto del famoso tempo dedicato da parte di uno o di entrambi i genitori deve essere esteso. Credo che le mie bambine abbiano bisogno di un po’ di tempo di solitudine. Per imparare a gestirsi il gioco – e la vita – in autonomia.
Ma come fare?
Questa è la prima sfida per il 2012!

Few days without Sofia. My family’s dinamycs are now claerer to me. You can see the differences only when you move an element, can’t you? This saying was invented by me right now. Don’t you think it is appropriated?The balance that was formed with the birth of Cecilia is solid and well rooted. The girls are connected and lean to one another. They spend time together and have shaped their activities on the presence of the sister.
I am pleased that they need each other.
But perhaps it is necessary that each of them beginning to have their own personal space, without the sister, where they have to run autonomously.
The concept of the famous time dedicated by one or both parents must be extended. I think my girls need a little of “alone time”. So they can learn how to manage their games – and life – on their own.

But how?

This is the first challenge for 2012!