Ieri sera sono uscita a cena con le mie amiche. Uno dei propositi dell’anno è prendermi dello spazio per me stessa e quindi almeno una volta ogni 10 giorni cerco di vedere amiche e concedermi ore solo per me stessa. Me lo merito, no?!
Mentre mi facevo la doccia – sotto la doccia è magnifico lasciare che la mente vaghi – riflettevo sul fatto che le mie figlie non fossero così entusiaste che io me ne andassi. “Mamma, di nuovo?” “Perché vai a cena fuori e non ci porti con te?”.
Tutto il giorno cercano il papà, ma poi l’idea di trascorrere una serata solo con lui non le attira più di tanto. Perché? E soprattutto perché quando lui va a giocare a calcetto lo salutano sorridenti e serene?
Nel frattempo continuavo a stare sotto la doccia, origliando i loro dialoghi e spiando i loro movimenti. Si stavano preparando perché il papà le avrebbe portate a cena nel loro posto preferito. E improvvisamente ho capito.
Quanto è complicato e sottile il mestiere di genitore! Quante volte dobbiamo farci violenza per reprimere aspetti del nostro carattere che vengono fuori – ma poi è proprio così o è meglio essere come siamo tout court -?
Dunque, dicevo, ho capito. Ho capito che, se concediamo loro una serata “fuori dalle regole” dobbiamo farlo fino in fondo. Un bel chissenefrega ogni tanto ci vuole, è liberatorio per noi e per i nostri figli. Ieri sera Cecilia voleva uscire con gli occhiali da sole. E Il Maritino si impuntava affinché – e come dargli torto – li lasciasse a casa. Lui fermo sulle sue posizioni – la regola – e lei altrettanto convinta che quell’accessorio fosse di fondamentale importanza per una serata col suo papà. Il braccio di ferro è andato avanti, senza che nessuno dei due mollasse – io ero sempre sotto la doccia – finché sono usciti con Cecilia disperata e Il Maritino piccato. Ora, non sarebbe stato meglio un chissenefrega? Erano le otto di sera, la giornata era stata pesante per entrambi. Essere indulgenti e “fare qualcosa di proibito” – che sia mangiare sul divano o uscire la sera con gli occhiali o dormire una volta nel lettone dei genitori – è elettrizzante per i bambini e crea intimità nella relazione. No?
Comunque, la loro cena è poi andata bene, pare si siano divertiti tutti e tre.
Ah, ieri sera l’ho fatto notare al Maritino, di ritorno dalla mia serata. E anche lui pareva d’accordo con me su questo punto. Ok l’educazione, ma ogni tanto chiudiamo un occhio, è divertente e rilassante!
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Certo che lo è!
Anzi dobbiamo farlo, per il bene nostro e per il loro!
difficile a volte concedere a se stessi la trasgressione 😉
Giusto! Le regole ok, l’educazione ok, il rispetto ok… ma capire che ogni tanto si può (e a volte si deve) infrangerle. Il compito arduo dei genitori è far capire il buon senso della trasgressione.
Verissimo, Cordeza.