Te ne accorgi da tante piccole cose. Un dettaglio, uno sguardo, un atteggiamento, una risposta, un’osseervazione, una smorfia del viso. Ma, soprattutto, arriva un giorno in cui tu, mamma, non sei più il bilanciere della loro vita e delle loro esperienze.
A quel punto, a te non resta che fare un passetto indietro – metaforicamente, ma spesso anche a livello pratico – e stare ad osservare la tua pulcina che muove i primi passi nel mondo da sola.
Accade un giorno qualsiasi: cerchi di “aiutarla” ad affrontare la nuova esperienza di quel giorno spiegandole cosa sta succedendo, il luogo in cui vi trovate e il motivo percui le cose stanno andando in un certo modo e lei continua a rifiutarsi di fare ciò che le state chiedendo di fare. Improvvisamente, capite: siete voi la causa dei suoi capricci…
E allora? Meglio guardarla da lontano e lasciare che prenda confidenza con luoghi e persone da sola. E’ un passaggio delicato, ci si può sentire messe da parte ma per me è un traguardo fondamentale: io sono qui per lei, lei lo sa e ha acquisito una tale fiducia in se stessa e nel mio affetto da non avere più la necessità di avermi sempre accanto. Un altro piccolo passo avanti.
A volte noi mamme, per essere buone mamme, dobbiamo saperci fare da parte!
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che bello questo post!!
è vero sai, ti accorgi che crescono così da un giorno all’altro ma secondo me il bisogno di noi è maggiore!
grazie!!! anche secondo me crescendo hanno un bisogno maggiore di noi, ma l’importante è capire quando bisogna esserci e quando invece è meglio lasciar fare a loro…
Giusto! condivido in pieno!
infatti…ma quella è la parte più difficile!!!