Mamme Imprenditrici: Barbara Damiano – alias Mammafelice

Quando penso a donne determinate, professionali e con le idee chiare mi viene in mente Barbara. Una delle prime in Italia a lavorare nel campo del web come mamma-blogger, ha deciso di mettere al centro delle sue priorità la ricerca della felicità per se stessa e la sua famiglia.
E ha avuto ragione! Oggi è proprietaria, insieme al marito, di un’azienda di successo e le soddisfazioni non le mancano.

Facciamoci raccontare da lei il percorso che l’ha portata fin qui.

Quanto sei cambiata dopo la nascita di tua figlia Dafne? 

Poco, e tanto. Ho sempre cercato di restare fedele a me stessa, e di ricordarmi che sono sempre una persona, e che essere ‘solo’ una mamma mi avrebbe limitata. Per questo ho comunque lavorato sulla mia vita parallelamente ai miei impegni come mamma.
Dall’altra parte, ovviamente, sono cambiata tanto: ho imparato a essere più paziente, ho scoperto una vena creativa che non sapevo di possedere, e ho acquisito nuovi ‘superpoteri’ come tutte le mamme che si dividono tra figli, casa e lavoro. 🙂

 Che lavoro facevi prima di iniziare la tua attività di writer e blogger? 

Quando vivevo a Torino, lavoravo come Consulente di Marketing in una piccola azienda: un lavoro bellissimo e appassionante che mi ha permesso di imparare tanto e soprattutto di conoscere il mondo della produzione italiana, le fabbriche, le aziende.
Arrivata a Bologna, invece, ho lavorato al Cesia, il Centro per i Servizi informatici dell’Ateneo di Bologna. Lì mi occupavo del portale e dell’intranet del Centro, dell’organizzazione dei corsi e degli eventi per i tecnici informatici e di comunicazione. Inutile a dirsi: queste competenze sono state la mia solida base di partenza per mettermi in proprio e diventare blogger.

Come è nata MammaFelice

E’ nata per l’esigenza di conciliare la mia vita lavorativa con la mia vita di mamma. Al Cesia mi avrebbero rinnovato i contratti di mese in mese, chiedendomi di recarmi in ufficio nonostante mia figlia avesse appena un mese di vita, e senza darmi la possibilità (fattibilissima) di lavorare da casa. Per questo ho perso il lavoro, per la sua inconciliabilità.
Quindi ho deciso: adesso mi invento un lavoro, e faccio entrambe le cose, la mamma e la professionista.
E’ iniziato tutto così: con una grande voglia di trovare i miei spazi, di stare con mia figlia (è stata con me fino a due anni), e con il grandissimo supporto di mio marito Nestore, che oggi è mio socio al 50% non solo nell’avventura di genitore, ma anche nell’avventura di imprenditore.

Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro? 

Far crescere la nostra azienda, la NexNova, in modo da assumere tante nuove persone e lavorare tanto. Vorrei avere anche una casa più grande, e poter mandare Dafne in una scuola migliore: probabilmente entro un anno cambieremo casa e andremo in affitto in qualche paesino della campagna bolognese, alla ricerca di una vita più ‘comunitaria’. Nel frattempo la nostra sfida è far funzionare una azienda in Italia, pagando le tasse e sfidando la burocrazia.

Cosa consiglieresti ad una donna che vuole buttarsi in un’attività in proprio? 

Di non buttarsi. Lavorare come freelance, in qualunque campo, richiede tanta lucidità e analisi. E tanta competenza nel proprio settore, cosa che sembra scontata, ma non lo è affatto. Meglio non buttarsi a capofitto, dunque, ma fare una seria valutazione dei rischi e benefici, compilando anche un piano economico, un piano di business, un piano di investimento. In tutto questo, sarà importante anche trovare il tempo di lavorare: valutare, insomma, se l’attività come freelance può essere svolta un adeguato numero di ore al giorno, senza essere sacrificata da figli, casa e altre incombenze non lavorative.

Le interviste precedenti:

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1 Comment

  1. Oltreverso 12 Set 2012 at 14:21

    Parole sante….come sempre!
    Paola

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