Sono una mamma giovane e soddisfatta, del proprio ruolo e delle proprie bambine, delle proprie scelte anticonvenzionali e difficili.

Nella mia vita ho desiderato alla follia tutti i grandi passi prima di farli: ho immaginato nei minimi dettagli il primo bacio, mi sono sognata di notte la patente – e mi sono data da fare per poter guidare a 18 anni e 3 mesi -, ho pianificato, ideato e realizzato ogni particolare del mio matrimonio e sì, anche per le gravidanze è stato così. Tutto parte dalla mia testa e dal mio cuore. Prima è un desiderio abbozzato, che giorno dopo giorno si fa più consistente ed insistente. Ad un certo punto il pensiero diventa totalizzante e non riesco a concentrarmi su altro. Di solito, poi, c’è la prova del nove: o in pochi giorni tutto si sgonfia e io metto nel cassetto i miei desideri passando oltre o non posso più ignorare quella pulsione, che diventa talmente invadente da impedirmi di essere felice.

Così è nata l’idea di diventare una mamma giovane, a 26 anni, molto prima che le mie coetanee capissero cosa desiderassero fare “da grandi”. Sono una mamma giovane e soddisfatta, del proprio ruolo e delle proprie bambine, delle proprie scelte anticonvenzionali e difficili. Oggi ho 34 anni, una figlia che frequenta la prima elementare. Non sono un caso speciale ma faccio comunque parte di una minoranza che ha scelto di anticipare rispetto alla media il proprio diventare madre. Sono felice di averlo fatto, per molte ragioni:

• da mamma giovane, ho retto molto bene le poche ore di sonno dei primi mesi di vita di entrambe le mie figlie
• mi sono ripresa dai cesarei con una velocità che a pensarci oggi mi pare sovrumana
• ho una freschezza e un entusiasmo nei confronti della vita che mi permettono di mettermi spesso alla pari con Sofia e Cecilia nel gioco
• non fatico ad adattarmi alle novità e agli imprevisti
• quando avrò 40 anni avrò due figlie adolescenti e potrò fare tutto quello a cui ho rinunciato in questi anni, con una consapevolezza e – spero – un potere d’acquisto maggiore di quello di una trentenne
• sono sempre la mamma giovane più giovane nei gruppi di mamme, cosa che mi permette di non sentire che anch’io sto invecchiando – e vi pare poco? 🙂

La festa della mamma quest’anno la festeggio così, da #happymum, felice di ciò che fin qui ho seminato. Ho chiuso il cerchio della maternità, anche se mi sarebbe piaciuto diventare una tri-mamma giovane. È andata così e ora ne sono contenta. Mi godo la mia festa, la festa della mamma, e lo faccio facendomi un regalo:

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Certo, vanno bene i regali fatti dai bambini, con le loro manine, ma anche un paio di scarpe o un oggetto di qualità per ricordarci, come diceva quella tale, che “noi valiamo”, è cosa buona e giusta. In fondo, la felicità è fatta anche di cose materiali, no?!

In collaborazione con Showroomprive.it