L’amore materno

Nessuno mi aveva avvertita: aspettare il secondo figlio è tutta un’altra cosa rispetto a ciò che avevo passato con Sofia. Dal primo momento: test positivo, bambino cercato ma panico totale. E adesso? Avremo fatto bene? Sofia come la prenderà? Ma soprattutto, ce la faremo?
Passato il primo momento di terrore, mi sono trovata di fronte ad una situazione che mi ha completamente spiazzata: non ero innamorata del piccolo/a come lo ero stata di Sofia da subito, le ecografie non suscitavano in me grandi emozioni e la sensazione di aver commesso un errore era più forte di tutto il resto. E’ stato così per parecchio tempo, almeno fino al secondo trimestre. E così, alla mia freddezza nei confronti della nascitura – nel frattempo avevamo scoperto che si trattava di Cecilia – si sommavano sensi di colpa verso di lei e Sofia… Emotivamente non è stato un gran periodo!!! Poi ho iniziato a metabolizzare la novità e il mio approccio è diventato pratico: ho smobilitato il web in cerca di tutte le soluzioni che potessero semplificarmi la vita. Quando ho capito che con qualche accorgimento tutto sarebbe stato affrontabile, mi sono ributtata sulla mia emotività. Ma ho dovuto aspettare di poter trascorrere del tempo in casa con tutte e due per capire che il mio amore per Sofia non sarebbe diminuito e che avrei avuto un’altrettanta dose di amore da regalare a Cecilia…
Durante la gravidanza, giusto per rasserenarmi un po’, c’era La Nonna che ripeteva ad ogni occasione: “Come farai con due?”, La Collega che mi raccontava scene apocalittiche di fratellini e Chiunque incontrassi in giro che si prendeva la libertà di commentare: “Che coraggio!!!”.
In questo contesto, farsi delle idee negative era il minimo che potessi fare! In realtà, questo per rassicurare chi aspetta il secondo figlio, quello che avevo immaginato era di gran lunga peggio della realtà. Certo, è complicato, faticoso, a volte vorresti chiuderle in una stanza e non vederle per due ore, ma tutto sommato è gestibile e, soprattutto, per me è molto gratificante!
Quando Cecilia è nata, non è scattato quel feeling immediato, quell’amore a prima vista che avevo provato per Sofia. Entrambe abbiamo cominciato a studiarci e conoscerci e in un secondo tempo ci siamo innamorate perdutamente l’una dell’altra!
Tutto questo lungo discorso per dirvi che ho capito che l’amore materno non è univoco e non ha un solo modo per palesarsi; non c’è un modo giusto per affrontare la gravidanza ma ciò che più conta è potersi guardare dentro e mai vergognarsi dei propri sentimenti.

E’ capitato anche a voi?

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1 Comment

  1. CosmicMummy 25 Nov 2010 at 15:45

    io ci penso spesso, ora che il mio piccolo diventa ogni giorno più grande e indipendente, a quando aspetterò il suo fratellino o una sorellina. sono sempre stata convinta che non dargli un fratello sarebbe come fargli un torto, che più bimbi ci sono in famiglia più ci si diverte (anche se è senz’altro molto difficile e faticoso e per questo comprendo e solidarizzo con chi dopo il primo figlio dice ‘ok, sto a posto così’), e non mi piace il fatto che su un unico bambino siano riposte tante attenzioni e aspettative (e così anche ansie, paure) di tante persone: 2 genitori, 4 nonni. però dopo che hai avuto un figlio sai a cosa vai incontro, sai quanto puoi amarlo e quanto ti riempie la vita. sai che con lui hai un rapporto speciale ed esclusivo e che ti dà emozioni e sentimenti così forti da non poter essere descritti. e ti chiedi se mai possa esistere un altro bambino a cui puoi voler bene come ne vuoi a lui, se potrai trovare un posto equivalente nella tua vita per un altro bambino. e soprattutto hai paura che nei confronti del tuo primo figlio, quello che c’è già, sia come un tradimento. hai paura di togliergli qualcosa. eppure razionalmente so che gli toglierei qualcosa negandogli un fratello, così credo proprio che fra qualche mese ci metteremo all’opera 😉

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