A casa nostra, ormai forse lo sapete, le figurine sono presenti e amate dalle bambine, che si appassionano alle nuove collezioni che proponiamo loro. Ce n’è una, in particolare, con cui ci piace giocare: Zampe&Co.
Io la trovo istruttiva e spesso è uno spunto per insegnare alle bambine qualcosa di nuovo sugli animali, per rompere quel muro di diffidenza che purtroppo, da bambine di città, hanno nei confronti del mondo animale.
L’edizione 2013-2014 è molto di più di un album di figurine: è suddivisa nelle tappe della vita (nascere, primi giorni di viat, crescere e imparare…) e all’interno di ogni sezione le figurine si alternano a brevi testi che hanno la funzione di spiegare l’immagine. Per ora sono io a leggere le didascalie, ma dall’anno prossimo lo farà Sofia: i testi sono scritti in stampatello maiuscolo, molto semplice da leggere anche per chi ha appena iniziato la prima elementare.
Ci sono serie di figurine speciali, pelose o rugose, cosa molto gradita dalla più piccola di casa che si diverte a riconoscere le diverse superfici. E ancora, figurine da colorare e altre che si illuminano.
La novità assoluta è l’app gratuita, con sezioni che si sbloccano man mano che la raccolta procede attraverso figurine multimediali. Ecco, questa “magia” è ciò che ha coinvolto di più Sofia, a cui non è chiaro il meccanismo ma che ormai riconosce le figurine “giuste”! L’app funziona con la realtà aumentata. È sufficiente lanciare l’applicazione, inquadrare una figurina della serie multimediale e seguire le indicazioni per entrare nel mondo della realtà aumentata e incontrare da vicino gli animali.
Il nostro divertimento quando attacchiamo le figurine Zampe è rispondere agli indovinelli e capire quale animale si celi dietro la frase che lo rappresenta:
Devo dire che Sofia è più preparata di me, che confesso la mia totale ignoranza nei confronti degli animali più “esotici” di cane e gatto :-).
Questo post è offerto da Zampe&Co.
Insomma, anche quest’anno abbiamo trovato un’attività interessante e stimolante per tutta la famiglia.
Ora ci resta solo da trovare qualcuno con cui fare scambio. A scuola abbiamo già alcuni bimbi, volete fare “celo, manca” con noi?
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