Recentemente sono andata ad informarmi per capire se è il caso di mandare Sofia – 2 anni e 3 mesi – alla SCUOLA MATERNA. Lei è sempre stata a casa con la sua tata e negli ultimi mesi anche io sono a casa con lei. Ora, pensavo fosse giunto il momento di condividere le sue giornate e i giochi con i suoi simili. Ogni volta che ne vede uno, comincia a ripetere ossessivamente “Mimmo, mimmo, mimmo” (che in Sofiese significa “bimbo”).
Qualche giorno fa parto piena di speranze e decido di iniziare con la visita all’asilo più vicino a casa. Mi apre una ragazza intorno ai 30 anni molto disponibile che mi racconta tutta la filosofia della scuola materna. Mi ritrovo ad annuire e ad essere d’accordo con lei su tutto. Ho deciso, mi piace! Dopo avermi fatto visitare ogni stanza, avermi raccontato ogni dettaglio, mi dice:”Ora, se vuole seguirmi in ufficio…”. Entrate nella piccola stanzetta, mi porge un foglio con il dettaglio dei costi, che fingo di guardare distrattamente… Quando, però, mi cade l’occhio sulle cifre, ci manca poco che io non caschi dalla sedia. MA SONO PAZZI?
Sono uscita dalla scuola materna molto abbacchiata e, morale della favola… Sofia fino al mio rientro al lavoro resterà a casa con me…
La scuola materna
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