Tra i pasti delle mie bambine quello che mi mette più ansia è la merenda. Già dall’introduzione della merenda nell’alimentazione di Sofia i miei dubbi su quali alimenti scegliere si affacciavano già. Il pediatra mi disse di offrire la merenda solo su richiesta perché se la bimba non avesse avuto fame sarebbe stata solo un inutile di più.
Senza la merenda, però, la piccola arrivava alla cena affamata e nervosa. Così mi sono ricreduta e ho iniziato a proporre cibi vari ogni pomeriggio. Dolce e salato alternati, caldo e freddo, cremoso e croccante: la merenda si è trasformata in una palestra di sperimentazione.

Col passare degli anni abbiamo instaurato un rito, io e le mie figlie, che spesso coinvolge anche la nonna. Quella mezz’ora a metà pomeriggio, tra le 16:30 e le 17, che coincide con il risveglio e precede le attività del pomeriggio è solo nostra. Un tè fumante e qualche dolcetto per noi “grandi”, una merenda sana – ma anche golosa – per le bambine. Ed è il momento per le chiacchiere, per le risate e per i giochi, tra donne!

Anche questa è una delle occasioni che riesco a godermi grazie al lavoro da freelance – e che posso regalare alle mie bambine: la serenità di aver tempo per consumare la merenda in tutta tranquillità, senza l’obbligo di fare in fretta. Se penso a quando ero bambina, infatti, mi tornano alla mente i pomeriggi a casa dei miei nonni, con la fetta di pane, burro e zucchero che mi aspettava sul tavolo e la nonna vicino a me a farmi compagnia.
È proprio quell’atmosfera intima e coccolosa che ho voluto ricreare a casa mia, per donare alle bimbe attimi di quiete anche in giornate troppo frenetiche per loro.

Anche voi avete dei ricordi legati alla vostra merenda di bimbi?

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