Situazione anomala quella delle donne e del lavoro in Italia: da un lato ci sono due forze politiche – la Destra e la Sinistra – che litigano su tutto ma si mettono d’accordo per votare all’unanimità un provvedimento che ci vogliono vendere come risolutivo per la tanto conclamata “parità”. Eh, già, molto utile che il 20% – e dico il 20% – dei consigli di amministrazione sia formato da donne! Ma che donne, e a che prezzo??? Sono le solite carrieriste senza figli, disponibili 24 ore su 24 e stronze più degli uomini o le “io ho 4 figli e non ho mai perso un giorno di lavoro!” – la categoria peggiore, i cui figli generalmente chiamano mamma la nonna o la tata di turno e che non sanno neanche far partire la lavatrice ma che, a loro dire, hanno perfettamente coniugato vita privata e professionale. Dunque, a chi e a che cosa serve questo provvedimento? Come sempre, a nessuno! Inoltre, a mio avviso, definire la necessità di inserire le “quote rosa” significa ammettere che siamo ben lontani dalla tanto ricercata parità!
Dall’altra parte abbiamo le radical chic intellettuali di “Se non ora quando” che chiedono l’estensione delle quote rosa anche ad altri settori, senza rendersi conto che se non cambia la situazione delle donne-mamme-lavoratrici mai si risolverà il nodo dell’impiego di bassa qualità e scarsamente retribuito della nostra categoria.
Ora, se potessi rivolgermi a politici e intellettuali, mi piacerebbe far capire a menti tanto ottuse che NON SERVONO LE QUOTE ROSA, SERVONO I SERVIZI ALLE FAMIGLIE! Servono assegni familiari che possano chiamarsi tale, servono asili con orari flessibili, servono aziende un po’ meno miopi che misurino la qualità dei dipendenti non dal numero di ore che passano a scaldare la scrivania ma dai risultati, servono nonni pensionati non a 200 anni… Servono 1.000 cose, ma smettiamola con la cazzata delle quote rosa… e smettiamola noi donne per prime di pretenderle, in questo modo non andiamo da nessuna parte, ve ne rendete conto o sul vostro albero dorato avete le fette di prosciutto sugli occhi?
Italia anomala e miope!
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hai ragione,hai illustrato chiaramente la situazione che stiamo vivendo,purtroppo
Pienamente d’accordo con te.
Non aggiungo altro!
quoto