Il galateo del parchetto

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Parchetto, croce e delizia di mamme e bambini, luogo del confronto con le proprie pari e del dialogo – spesso forzato – con la categoria delle “mamme”. Al parchetto vengono fuori tutti le peggiori abitudini degli adulti e dei bambini, la malcelata arroganza di molti, i modi barbari di altri, la supponenza di altri ancora.

Come in ogni situazione sociale, anche al parchetto ci vorrebbero, secondo me, delle regole di bonton (ma di buonsenso prima di tutto) sia per gli accompagnatori che per i bambini.

Vediamo il mio decalogo di regole di buone maniere per i giardinetti:

  1. Esistono anche gli altri bambini: facciamo presente a nostro figlio che ci sono dei bambini che vorrebbero salire sull’altalena e quindi concediamogli pochi minuti per poi lasciare il posto agli altri;
  2. I giochi vanno usati nel modo corretto: mi ha sempre infastidito chi risale lo scivolo con i piedi, sullo stesso scivolo su cui scivolano altri bambini, per farvi un esempio;
  3. I cartelli vanno rispettati: dal divieto di calpestare l’erba ai limiti d’età per l’uso dei giochi;
  4. I cani non possono entrare in molte zone destinate a parco giochi, facciamocene una ragione. Per rispetto dei bambini che frequentano il parco, inoltre, – oltre che per regola scritta – i cani vanno sempre tenuti al guinzaglio. Credo che nessuno vorrebbe spaventare un bambino di corsa con un cane che abbaia e corre incontro al piccolo;
  5. All’interno dell’area giochi è vietato fumare, non facciamolo;
  6. Se dobbiamo richiamare il bambino, evitiamo di urlare il suo nome come pazze: alziamoci, attraversiamo lo spazio che ci divide da lui e con un tono di voce normale facciamogli presente la nostra richiesta, con tono fermo e senza crisi isteriche;
  7. Niente fucili ad acqua o colori a dito: non  detto che tutti i bambini al parchetto abbiano intenzione di bagnarsi o di fare body-painting, quindi meglio evitare di portare giochi che possono infastidire gli altri;
  8. Evitiamo di far parte del gruppo delle mamme del parchetto quando queste iniziano il giro di gossip quotidiano. Il pettegolezzo è antipatico e di cattivissimo gusto;
  9. Non passiamo il pomeriggio a lodare il nostro bambino per quanto è intelligente, avanti, capace, bravo e bello: vantarsi dei propri figli è sconveniente e fastidioso, oltre a creare ansie da prestazioni nelle altre mamme;
  10. Non sgridiamo i bambini altrui. Se vediamo che nostro figlio sta subendo un torto lasciamo che se la sbrighi da solo o, se non possiamo fare a meno di intervenire perché c’è un rischio, interpelliamo in bei modi la mamma o l’accompagnatore.
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