Il coaching: la mia esperienza

Foto di edman_pl
Foto di edman_pl

Nella gestione della mia attività lavorativa ho sempre tenuto un pezzo di budget per corsi di formazione e supporto e in quest’ottica mi sono avvicinata al coaching.
Era un’esperienza che desideravo fare e quindi ho fatto in modo che accadessero degli eventi che mi hanno portato (in modo non del tutto casuale) ad incrociare la mia vita con quella di Carla Malinverni, Executive e Life Coach .
Presentata da un’amica, a sua volta Coach, ho chiesto a Carla di aiutarmi a fare il punto della situazione sulla mia attività lavorativa, per definirne nuovi obiettivi e fare una valutazione di quelli già raggiunti.
Non sapevo molto del coaching e quindi prima di vuotare il sacco ho posto a Carla alcune domande.

In che cosa consiste una sessione di coaching?

Consiste in un colloquio della durata di un’ora e mezza (max 2 ore), in cui il coach:

  • ti ascolta
  • ti supporta a fare focus sul tuo problema o obiettivo
  • ti pone delle domande
  • ti dà dei feedback

al fine di:

  • stimolare un tuo nuovo punto di vista sul problema/raggiungimento dell’obiettivo
  • supportarti nell’individuare un tuo piano d’azione per la risoluzione del problema o il raggiungimento dell’obiettivo

 

A chi è utile un percorso di coaching?

A chiunque stia vivendo un problema, di natura lavorativa o personale, e non sappia come affrontarlo; a chi voglia raggiungere un obiettivo e non sappia come arrivarci.

Che cosa fa un coach?

Un coach ti accompagna, stimolando in te nuove riflessioni, nuovi pensieri e conseguentemente nuove azioni da intraprendere e da mettere in pratica.

Che cosa non fa un coach?

Un coach non ti dà consigli su che cosa fare.
Il coach non è uno psicoterapeuta: non può supportarti adeguatamente se ti trovi in una situazione di patologia. Il coaching è rivolto prevalentemente al tuo futuro e non all’analisi del tuo passato.
Il coaching è fortemente focalizzato sul cambiamento, sullo stimolare nuovi pensieri e nuove azioni da mettere in campo oggi per la costruzione del tuo futuro
Tutto ciò che viene detto durante una sessione resta assolutamente riservato in quanto sottoposto al vincolo del segreto professionale.

La mia esperienza di coaching

Ho frequentato Carla per circa tre mesi con una cadenza quindicinale e in alcuni momenti anche settimanale. Ho impiegato un po’ di tempo per farmi conoscere e spiegare come si svolge la mia attività e quale fosse il nodo da sciogliere. Dopo questa fase siamo entrate nel vivo dell’esperienza e ripensandoci mi ricordo due cose, sopra tutte le altre:

  • domande, tante domande che Carla mi ha posto, riproponendomele ogni volta che non rispondevo
  • stanchezza, tanta stanchezza a fine sessione.

Messa così forse spaventa un po’, ma tutte quelle domande sono state la fune che mi ha portato fuori dal guado.O meglio, non mi ha risolto i problemi, ma mi ha aiutato a

  • capire quanta strada avevo già fatto
  • quanto ne volevo ancora fare
  • come volevo procedere e con quali mezzi

Sembra semplice, ma non lo è, soprattutto in questo momento lavorativo in cui i punti fermi sono proprio pochini.
Anche la stanchezza è stata utile. Intanto mi ha regalato delle buoni notti di sonno filato (per me una rarità) e la sensazione di aver un po’ tolto il “sacco di cemento” che portavo sulle spalle.
Concretamente Carla mi ha dato la spinta a

  • chiedermi se esistono altre vie per arrivare ad un obiettivo apparentemente irraggiungibile
  • fare tesoro delle mie risorse

C’è un detto che dice “fare la torta con la farina che si ha”,  io aggiungerei che il coach ti aiuta anche a vedere la farina in dispensa, che magari tu non vedi.
Grazie Carla.
Voi avete avuto esperienza di coaching? Siete interessate?

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4 Comments

  1. Mammaonweb 2 Lug 2014 at 14:11

    Cara Elena, credo sia molto interessante avere la possibilità di essere seguiti da un coach.
    Ci sono delle fasi della nostra vita lavorativa in cui abbiamo bisogno di una persona, che ci aiuti a fare chiarezza su ciò che vogliamo e che ci guidi verso il raggiungimento dei nostri obiettivi.

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  2. Elena Augelli 2 Lug 2014 at 15:03

    Grazie Silvia per il tuo commento, hai centrato in pieno lo spirito della mia esperienza.

    Reply
  3. Ellis 28 Ago 2014 at 16:05

    Ciao Cristiana,
    ho trovato il tuo blog (carinissimo!) tramite Mammafelice e navigando… capito su questo tuo post. Sto giusto pensando di cercare una coach (o una counselor) per riorientarmi, o almeno per fare il punto della mia situazione professionale. Sto per finire il periodo di maternità e non so se posso contare ancora sul mio lavoro pre-gravidanza… Mi ha fatto piacere leggere la tua esperienza positiva!

    Reply
    1. Elena Augelli 3 Set 2014 at 11:51

      Ciao, grazie per il tuo commento. A mio avviso il coaching può servire molto in queste fasi di transizione perchè aiuta a fare chiarezza sulle proprie capacità e competenze e partendo da queste ti guida nell’individuare gli obiettivi per il futuro.
      Buon lavoro!

      Reply

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