Come mi sento vecchia! In due giorni sono successe alcune cose che mi hanno dato uno scossone: Sofia è grande!
Vederla che mi corre incontro all’asilo, con quelle gambe lunghe e quel sorriso sicuro di sé mi dà sempre un’emozione forte. Sarà che non vederla per tutto il giorno mi fa dimenticare di come sia in realtà, riportandomi indietro di un paio d’anni. Nella mia mente lei è grande quanto sua sorella – se siete psicologi per favore smettete di leggere qui!
Ma quando poi mi trovo a fare con lei “cose da grandi” il mio stupore su quanto velocemente stia andando avanti la sua vita mi destabilizza.
Abbiamo pagato l’anticipo per la gita. Sembrerà una cagata, ma per me è stato un momento importante, tanto che tenevo il mio 50 euro in una mano tremante, mentre con l’altra consegnavo alla maestra l’autorizzazione firmata. 5 giorni. A Firenze. E io, che ho fatto la figa tutto l’anno sostenendo che fosse un’occasione importante di crescita non tanto per lei quanto per noi genitori, ho vacillato. Non oso immaginare le mie condizioni quando il pullman si starà allontanando con lei sopra. Lei è felicissima, freme all’idea di questo periodo lontano da casa con i suoi amici e le sue adorate maestre. Io sono felice per lei e per aver avuto la possibilità di frequentare una scuola che ci offre opportunità come questa e molte altre. Ma cazzarola. Quanto è difficile!
Stesso giorno, 8 ore più tardi. Sofia ha perso il primo dentino. E io mi sono messa a piangere per la commozione. Se me l’avessero raccontato 7 anni fa avrei commentato con sarcasmo “questa si è rincoglionita” e invece l’ho fatto. Ho pianto per un dentino. A mia discolpa posso dire che anche Sofia era emozionata, vale?
Passano meno di 24 ore, tempo minimo per riprendersi quando ti assale la malinconia da neonato, andiamo a comprare un rotolo di carta per foderare un cassetto. E ci sono gli zainetti in saldo. Come resistere ai saldi? Sofia vede lo zaino dei suoi sogni – che per fortuna non ha sopra nessun personaggio dei cartoni animati – fucsia e coloratissimo, al 50%. L’abbiamo comprato. E io, vedendola con lo zainetto sulle spalle, saltellante al grido di “vado a scuola, vado a scuola” ho pianto di nuovo. Per la terza volta. In 24 ore.
Sono irrecuperabile, sarò una di quelle anziane con gli occhi perennemente lucidi, che si commuove per qualunque inezia.
Però anche Sofia ci sta mettendo del suo, non trovate?
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Anche mia figlia mi sorprende quando la guardo cosi cresciuta e sicura. Poi mi accorgo che ha il moccio al naso e questo tende a ridimensio are molto l’emozione ;-). Scherzo, comunque è normale a essere mamme ci si rincoglionisce inevitabilmente. Io mi angoscio per le disgrazie che riguardano bambini sentite al telegiornale…
non ci pensare,goditela giorno dopo giorno,sono momenti che non tornano piu’ 🙂
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caspita così piccola già va in gita fuori casa? i miei sono andati una notte a dormire dagli zii e io ancora non mi sono ripresa!
Sì, durissima. Ma per noi genitori, non per i bimbi che sono entusiasti!
E’ che questi bambini ci sfuggono dalle mani. Anche il mio Filippo, così intelligente che a volte mi sconvolge. Per me è sempre il mio ometto, ma cresce in modo sorprendente e io ci devo fare i conti, come te. Io gli ho sempre dato molta fiducia, l’ho sempre spronato ad essere autonomo e lui lo è, tantissimo., quindi non dovrei sorprendermi più di tanto e invece a volte dice o fa cose che mettono a nudo le mie emozioni.
Bello questo post!
Grazie Federica,
forse siamo proprio noi mamme che educhiamo i figli all’autonomia a sorprenderci quando questa autonomia va oltre ciò che ci aspettiamo.
Buona settimana!
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