Guida pratica: la maternità per le lavoratrici dipendenti

Aggiornamento al 27 agosto 2013: sono cambiate le modalità per la richiesta della maternità, per tutte le info leggete questo articolo.

Proprio oggi stavo facendo i conteggi dei residui di maternità che mi sono rimasti di Sofia e mi sono accorta che cercare informazioni chiare e schematiche è una caccia al tesoro, quindi ho pensato a questo post. Non vuole essere completo né sostituirsi ai siti che presentano la normativa in modo esaustivo. Vorrei creare uno specchietto di facile e veloce consultazione. Per informazioni dettagliate vi rimando al sito INPS.

MATERNITA’ OBBLIGATORIA:

2 mesi prima del parto + 3 mesi dopo il parto – o 1 mese prima + 4 dopo se si usufruisce della flessibilità – retribuiti all’80%. Molti CCNL prevedono l’integrazione del 20% da parte dell’azienda per arrivare al 100%. Bisogna farne richiesta minimo un mese prima dell’inizio della maternità tramite l’apposito modulo compilato e inviato tramite raccomandata A/R o consegnato a mano all’INPS di residenza e al datore di lavoro. Allegare certificato di gravidanza con la data presunta del parto redatto dal ginecologo curante. Per richiedere la flessibilità bisogna farsi rilasciare certificato di idoneità da parte del ginecologo e contattare l’Ufficio Personale della propria azienda.

MATERNITA’ FACOLTATIVA:

6 mesi (180 giorni) retribuiti al 30%. Da utilizzare entro i 3 anni di vita del bimbo. Si può richiedere 15 giorni prima compilando il modulo INPS e consegnandolo – o spedendolo con raccomandata A/R – all’INPS di zona e al datore di lavoro.

ASPETTATIVA PER PUERPERIO:

3 mesi non retribuiti. Da utilizzare entro i 3 anni di vita del bimbo.

ALLATTAMENTO:

2 ore al giorno da utilizzare in entrata, in uscita o durante l’orario di lavoro dal rientro in servizio al compimento dell’anno da parte del bambino.

Importante: la maternità al 30% e l’aspettativa non retribuita possono essere godute anche in un secondo tempo rispetto al rientro in servizio. Se ne può usufruire anche a giornate. L’unico paletto riguarda il termine dei 3 anni di vita del bambino.

 

Un discorso a parte riguarda la MATERNITA’ ANTICIPATA che viene concessa dal ginecologo nel caso in cui siano insorte gravi complicanze della gravidanza o per patologie pregresse o per lavori considerati a rischio. Il ginecologo deve compilare l’attestazione di insorgenza di complicanze o delle altre casistiche. Tale certificato va consegnato dalla futura mamma all’Ispettorato del Lavoro. In quell’occasione la mamma deve compilare, in duplice copia, un modulo di richiesta di maternità anticipata e le viene rilasciata una ricevuta. A quel punto bisogna spedire al datore di lavoro la richiesta e la ricevuta. Dopo circa 15 giorni si ricevono a casa, per posta ordinaria, due copie dell’approvazione della maternità anticipata da parte dell’Ispettorato: una copia va fatta pervenire immediatamente al datore di lavoro e l’altra andrà allegata alla domanda di maternità obbligatoria all’INPS.
Attenzione: se il vostro ginecologo non lavora presso un ospedale sarete visitate da un medico dell’Ispettorato, altrimenti è sufficiente che il ginecologo curante compili la richiesta su carta intestata dell’ASL e apponga il timbro dell’ospedale.

 

Aggiornamento al 27 agosto 2013: sono cambiate le modalità per la richiesta della maternità, per tutte le info leggete questo articolo.

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5 Comments

  1. Micaela 16 Nov 2010 at 17:15

    Utile questo riassunto, davvero!
    Sai mica se il periodo di aspettativa e di maternità facoltativa sono cumulabili se si hanno più figli al di sotto dei 3 anni?

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  2. Cristiana 16 Nov 2010 at 17:23

    Of course… Infatti il mio conteggio di oggi riguardava proprio quello… ho scoperto di avere ancora 25 giorni al 30% di Sofia e così prendo quelli al posto della facoltativa di Cecilia, che così mi rimane per il futuro… L’unica cosa non proprio comoda è che bisogna presentare domande distinte per le due maternità!

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  3. Micaela 16 Nov 2010 at 17:26

    Rendono tutto complicato con la speranza che uno ci rinunci a chiederlo! che pizza!

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  4. Anna 24 Set 2014 at 11:51

    Buongiorno a tutti, una domanda inerente all articolo x maternità al 30%….una consulente uil mi ha detto che la maternità al 30 puoi prenderla entro gli 8 anni del bambino… E vero?!?mi potete delucidare?!?grazieeeee!!!

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    1. Cristiana 24 Set 2014 at 16:09

      Ciao Anna,
      il congedo può essere fruito fino all’8° anno di vita del bambino, ma solo fino al 3° anno non compiuto dà diritto all’indennità. In poche parole, puoi stare a casa tra il 4° e l’8° anno, ma senza prendere lo stipendio.

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