Come togliere il ciuccio? Non chiedetelo a me!

SCF194_00__SCF194_02_PURPLE_0-3m__PUP

Mamma tutta d’un pezzo, così mi sarei definita prima di diventare mamma.
Ora non mi considero più così, non saprei come definirmi, ma cerco di far rispettare poche regole fino in fondo. Il ciuccio non rientra tra le mie priorità. O meglio, è stata una priorità farglielo prendere e non è toglierglielo.
Non sapendo come muovermi, preferisco glissare sul togliere il ciuccio, concedendolo quando lo reclamano e togliendolo dalle loro bocche quando non è necessario. Ma non vado oltre. Ho accennato un paio di volte alla necessità di regalare il ciuccio ai bambini più piccoli, perché “i bimbi grandi non hanno il ciuccio”, ma al suo no risoluto ho gettato la spugna.

Lunedì, la sorpresa. A casa per la neve, Sofia mi telefona in ufficio ed esordisce così: “Mamma, non voio più il ciuccio, sono grande e mi vengono i denti storti. Lo regalo ai bambini poveri”. Incredula, colgo la palla al balzo e chiedo alla nonna di far sparire il ciuccio. La nonna esegue, ma quando torno a casa trovo la baby-sitter e Sofia con tanto di ciuccio.
Al momento della nanna pomeridiana aveva già cambiato idea, chiedendo tra le lacrime che le venisse restituito il suo compagno di avventure.
Nulla di fatto e si riparte da zero.

Certo, togliere il ciuccio è uno scoglio che prima o poi dovremo affrontare e superare, ma non credo neanche che sia giusto non rispettare per nulla le necessità del bambino e fare un’azione coercitiva. Penso che per qualunque conquista ci sia il tempo del bambino da rispettare, ci sia un momento giusto per tutto e anche togliere il ciuccio sarà un punto che affronteremo insieme, quando Sofia sarà in qualche modo pronta.

Ora ha anche la sorellina molto piccola, sempre con il ciuccio in bocca e ho riflettuto sul fatto che togliere il ciuccio ora per lei sia un modo per dire “sono grande”. Non è semplicemente il momento, c’è tempo.

Ma sono una mamma così sbagliata a non insistere affinchè lo molli?

0
(Visited 30 times, 1 visits today)

5 Comments

  1. Simone 2 Feb 2012 at 10:13

    Allo scadere dei 2 anni, una sera a cena, mio figlio Pietro ha detto che potevamo lanciare il ciuccio nel parco davanti a casa nostra..Palla colta al balzo!
    Detto che un canino l’aveva preso!
    Siamo stati fortunati, non l’ha più chiesto!
    In bocca al lupo!

    Reply
  2. Barbi 2 Feb 2012 at 10:48

    Sul ciuccio sono una radicale!!!!!! Via appena possibile. Fa male ai denti, mantiene ai nostri e ai loro occhi i bambini piccoli,non favorisce un corretto modo di parlare. Sofia è ampiamente fuori età e Cecilia è quasi al limite….da un lato sarebbe più facile se lo gettassero insieme avendo ben cura che non ci siamo ciucci d’emergenza in casa tua o dei parenti prossimi, e nel contempo non sarebbe giusto che Cecilia rinunciasse anzi tempo a questa forma di coccola. Ma, ognuno conosce i propri figli, e sa valutare i pro e contro…. La cosa più pericolosa di fronte ai loro step di crescita è la nostra reticenza a lasciarle andare, e questo vale per tutto!!!!!! Un bacio salivoso…. ah ah ah!!! Barbi

    Reply
  3. Cento per cento Mamma 2 Feb 2012 at 11:16

    @Simone, spero che Sofia faccia proprio la stessa cosa…
    @Barbi, hai ragione. Faccio il mea culpa: sono io a non essere convinta per prima di togliere il ciuccio e non riesco ad essere convincente! Lo so – sono una mamma ciuccio-dipendente! Ma ce la farò a superare anche questo mio limite!

    Reply
  4. Marina 2 Feb 2012 at 13:08

    Pensa che mio figlio non l’ha mai voluto il ciuccio, fin dai primi giorni. Lo sputava come se gli avessimo proposto un coso bizzarro, inutile e fastidioso. Anche diventato più grande, non l’ha mai chiesto. Potresti provare con la “fatina del ciuccio”, che passa alla sera per prendere con sè i ciucci dei bimbi lasciando loro un regalino… chissà, potrebbe funzionare!

    Reply
  5. Ale 28 Set 2012 at 06:40

    Proprio un bel dilemma:ciuccio si ciuccio o ciuccio no? Elia, 18 mesi, e’ ciuccio dipendente. E’ il suo compagno di gioco, di nanna, d’avventura. Accetta quando glielo tolgo, per stimolarlo a parlare, ma me lo richiede subito dopo. Gli procura una forte salivazione, (mi sembra di avere una piccola lumaca in casa…) ma lo calma, lo rende sereno nei momenti di difficoltà, lo coccola nei momenti di distacco da mamma…. Lo so che non e’ il massimo, ma come negargli questa sicurezza? Cosi mi trovo sempre tra il dilemma faccio bene a ridarglielo oppure no? Mi sono data ancora 6 mesi di tempo, in fondo Elia e’ ancora un cucciolo, e se il ciucci o gli da ancora una certa sicurezza e serenità, non trovo nulla di male nell’assecondarlo

    Reply

Leave A Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.