Quest’anno, per la quinta volta, mi trovo a dover affrontare un inserimento all’asilo. E questa volta si tratta di un doppio inserimento: Sofia cambia scuola materna per l’ultimo anno e Cecilia inizia il nuovo ciclo di materna.

Così, eccomi qui, da un lato fremente in attesa di avere di nuovo alcune ore di lavoro senza bambine, dall’altro ansiosa per l’inizio di una nuova avventura che vede le mie figlie protagoniste, ancora una volta.

Cosa succederà? Non posso saperlo, ma ormai credo di aver imparato ad affrontare l’inserimento nel modo migliore, almeno per me e le mie bambine.

Ecco come fare – anche se la ricetta non ce l’ho, questi sono suggerimenti dettati dalla mia esperienza e dai miei errori:

1. Essere convinti fino in fondo della scelta della scuola fatta: se il posto e le persone ci sono piaciuti a pelle, è più facile essere sereni nell’affrontare questo salto;
2. Iniziare a parlare della nuova scuola con il bambino, dicendo i nomi delle maestre, prospettando attività divertenti e anticipando nuovi amici simpatici, dipingendo l’asilo come il miglior posto del mondo. Evitare frasi del tipo: “vedrai che finalmente all’asilo ti drizzeranno” o “se fai così all’asilo vedrai cosa capita”. Non delegare l’educazione agli altri, dipingendoli come “quelli cattivi” o nostro figlio a scuola non vorrà neanche metterci piede!
3. Preparare insieme al bambino il sacchetto con l’occorrente per l’asilo;
4. Accompagnare il bambino con un grande sorriso e frasi di incoraggiamento;
5. Non farsi scoraggiare dai suoi pianti e da eventuali scene di disperazione. Questa è la cosa più difficile del mondo, lo so. Se proprio non ce la fate, aspettiamo a piangere fuori dall’asilo, quando il bimbo non ci vede;
6. Non è detto che l’inserimento sia complicato o lungo. Sofia a tre anni sembrava perfettamente inserita, non una lacrima, salvo poi rifiutarsi di tornare a scuola dopo le vacanze di Natale. Aspettiamoci un momento di crisi, prima o poi. Affrontiamolo con il sorriso e la consapevolezza che stiamo facendo un percorso di crescita, insieme.
7. Ascoltare i suggerimenti delle maestre. Anche se noi mamme pensiamo di sapere tutto e conosciamo nostro figlio meglio di chiunque altro, le maestre hanno di sicuro più esperienza di noi: fidiamoci di loro e affidiamoci al loro modo di approcciare i bambini.
8. Cercare di tenere il bambino per mano quando si sta per entrare in classe. Se il bimbo è in braccio, potrebbe attaccarsi ai capelli e non voler scendere per niente al mondo. Se è per mano il distacco sarà più semplice, almeno dal punto di vista pratico.
9. Salutare brevemente il bambino e andare subito via. Siamo noi che dobbiamo prendere in mano la situazione e staccarci da lui, non possiamo lasciare questa dolorosa incombenza al piccolo perché noi non ce la facciamo. Forza, siamo noi gli adulti!

E con i neonati che iniziano l’asilo nido?

Il coinvolgimento dei neonati non segue ciò che vi ho suggerito fin qui. L’approccio di noi mamme all’asilo nido è però ancora più importante, perché il bambino percepisce e fa suoi i nostri stati d’animo. Serenità è la parola d’ordine. Tuttavia, noi mamme dobbiamo ascoltare il nostro bambino e confrontarci con le educatrici in caso di dubbi o difficoltà. Se il bambino si dispera, può essere che la nostra decisione di mandarlo all’asilo nido sia troppo precoce per lui quindi che sia il caso di prevedere altre soluzioni, tipo la baby-sitter o la ludoteca.

In questi 4 inserimenti fatti finora, con età che vanno dai 6 mesi ai 3 anni, ho imparato che ogni bambino è un mondo a sé e che ogni fase della vita e della crescita di un bimbo ha ripercussioni sul suo modo di percepire il distacco. Quindi, attiviamo il sesto senso, dotiamoci di tanto entusiasmo e… Buon inserimento a tutti!