Cambiare prospettiva per mantenersi felici.
Esporre il mostro per superarne la paura.
No, qui Osho, la psicanalisi e millenni di teorie filosofiche non c’entrano.
Parliamo di un calendario dell’Avvento da costruire – perché si sa, se i bambini li abitui a certi standard poi sono tutti cavoli tuoi… – e di una scatola di calzini spaiati che ormai ha raggiunto dimensioni difficili da gestire. Come ribaltare la situazione salvando capra e cavoli? Ma certo, mettendo insieme le due apparentemente lontanissime situazioni da risolvere: il Calendario dell’Avvento con i calzini spaiati. Non dirò dove mi sia venuta l’illuminazione, ma è facile da immaginare :-).
Vediamo come ho fatto a trasformare i calzini spaiati nel calendario dell’Avvento 2015 di casa nostra (quelli degli anni scorsi sono qui, qui e qui).
Occorrente:
- corda
- mollettine di legno con i numeri dei giorni (le mie sono di Tiger, le ho da qualche anno e le tengo da parte per riutilizzarle)
- 24 calzini spaiati
- qualcosa da mettere nelle calze (di questo parliamo dopo).
Una volta scelta la location per l’installazione – di questo si tratta, arte pura, non ti pare? -, mi sono fatta aiutare dalle bambine per mettere in ordine crescente di data le mollettine. Insieme abbiamo selezionato i calzini che avessero una coerenza cromatica, cosa molto semplice quando il colore primario del guardaroba di 3 membri della famiglia su 4 è la gamma che va dal rosa al viola. Mi sarebbe piaciuto che si trattasse di calzini rossi, visto che le decorazioni natalizie di casa nostra sono rosse e dorate, ma mi accontento :-).
Insieme abbiamo tirato la corda, fissando le estremità con puntine da disegno. E poi pronte ad appendere le calzine, vuote per non rovinare la sorpresa alle bimbe. L’ironia di una casa incasinata è arrivata anche al Calendario dell’Avvento. E io per tutto il mese di dicembre non dovrò pensare a dove nascondere i calzini spaiati, perché saranno esposti nella mia installazione.
Cosa mettere nel calendario dell’Avvento con i calzini spaiati?
Altro quesito di difficile risposta. Per anni ho regalato alle bambine dolcetti, che però arrivano in un periodo già sovrabbondante di schifezze. Qui si inizia con le caramelle di Sankt Nikolaus e si prosegue con altissimi standard fino alla Befana, senza soluzione di continuità. Il dentista si frega le mani, ma ho detto stop ai dolciumi. Anche perché rimettersi in forma sapendo che la dispensa sembra il magazzino di Willy Wonka non è semplicissimo. Quindi dall’anno scorso ho scelto di donare alle bimbe dei pezzi di uno stesso gioco, che alla fine dell’Avvento andassero a comporre un vero regalo e non 24 (che per due figlie fanno 48) cagate.
Sono arrivata alla conclusione che nel calendario dell’Avvento si può mettere:
- una scatola di Lego divisa in 24 – il primo dicembre ci sarà anche il cartoncino che indica cosa si costruirà con i pezzi
- tanti timbrini, che compongano l’alfabeto o delle forme
- una scatola di pennarelli di qualità
- un kit di attrezzatura sportiva, se il bimbo sta per iniziare un nuovo sport: dal costume da bagno, alla cuffia, al campioncino di bagnoschiuma, agli occhialini, all’accappatoio, al tappanaso, alle ciabattine divise in due giorni, ai fazzolettini di carta, al borsone. Regalo utile!
Credo che quest’anno metterò nel calendario per Sofia un pacco di matite colorate per la scuola e per Cecilia un pacco di pennarelli per i suoi disegni a casa.
E, anche per quest’anno, prova Calendario dell’Avvento superata. Quanti punti-mamma avrò guadagnato?
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Ciao, il tuo post mi è molto piaciuto e l’ho scelto per il mio Top of the Post settimanale!
http://lanemina.blogspot.it/2015/11/top-of-post-161115.html?m=1
Grazie! Adesso sappiamo cosa fare con i calzini spaiati… 🙂