L’omeopatia mi affascina. Ho avuto molte occasioni per accostarmici e per provarne l’efficacia su me stessa e sulle mie figlie.
Così l’invito arrivato da Boiron per una mattinata di confronto con una pediatra omeopata mi ha trovata partecipante entusiasta.
Ho raccolto attraverso la pagina FB e il profilo Twitter alcune domande di voi mamme da portare all’attenzione della pediatra.
E il mio entusiasmo ha trovato conferma in una giornata informale, piacevole e istruttiva, in cui ho anche scoperto una realtà industriale “a misura di dipendente”.
Ma andiamo con ordine: gli spunti sono stati molti e vorrei offrirvene alcuni:
- lo sapevate che le medicine omeopatiche sono considerate farmaci a tutti gli effetti, secondo una Direttiva Europea già recepita nel 2006 dall’Italia?
- in gravidanza si possono usare le medicine omeopatiche su consiglio di medico o farmacista di fiducia;
- per i bambini, l’importante è agire con tempestività: ai primi sintomi di raffreddamento, subito premurarsi di dare al bambino il rimedio giusto;
- e come imparare a giostrarsi tra globuli, granuli, diluizioni senza commettere errori? Affidandosi ad un pediatra omeopata che ci insegni l’ABC e che ci affianchi nei momenti di necessità;
- lo sapevate che la medicina omeopatica non deve per forza essere usata in via esclusiva, ma che invece può agire a supporto di una terapia allopatica?
La dottoressa Bosi ci ha trasferito questi concetti, sotto forma di gioco, con tanto di palette, a cui abbiamo partecipato con divertimento.
Vi lascio qualche foto della nostra giornata:
L’immancabile – e buonissimo – buffet è stato accompagnato da una performance artistica che mi ha fatto comprendere lo spirito giocoso e vitale del fondatore dell’azienda, Christian Boiron.
Cosa che traspare da ogni angolo degli uffici, decorati dall’artista secondo le indicazioni di chi in quell’ufficio dovrà lavorare.
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anch’io sono molto attratta dall’omeopatia e ho cercato di approfondirne l’uso per le classiche malattie infantili.
Non sapevo però che sono considerati farmaci a tutti gli effetti! La nostra pediatra ne ha una conoscenza approfondita, mentre il medico di famiglia non ce la consiglia mai di sua iniziativa (purtroppo).