Viaggio con bambini in Foresta Nera e Alsazia – giorno 2

Dopo la prima colazione nel nostro albergo, siamo pronti a partire alla volta della Foresta Nera. Una provvidenziale chiacchierata con la proprietaria dell’hotel ci ha fatto cambiare leggermente i piani per lasciare tempo per una discesa sulla rodelbahn di Gutach.

Ci perdiamo lungo le strade tedesche – è difficile trovare la destinazione quando non si capiscono neanche i segnali stradali, quindi per il prossimo viaggio in Germania dobbiamo ricordarci di munirci di navigatore.

 

viaggio-rodelbahn-gutach
Alle 10:30 circa arriviamo a Gutach, prima tappa del nostro viaggio. Ci aspetta un anello di 1100 m, da percorrere su un bob, veloci come schegge. Ci siamo divertiti moltissimo, in coppia mamma o papà più una bimba. Abbiamo quindi evitato il museo all’aperto sulla vita nella foresta nera nel passato: era già tardi e abbiamo pensato che non sarebbe stato così divertente per le bambine.

Abbiamo proseguito per Hornberg, dove abbiamo sostato per un pranzo a fianco alla macchina e guardando il gigantesco orologio a cucù. Meta successiva Triberg con le sue cascate – che abbiamo scoperto essere state visitate anche da Hemingway, che comincio a chiedermi dove non sia stato… Una breve coda per l’acquisto dei biglietti ed eccoci con il sacchettino di noccioline per gli scoiattoli – che non abbiamo incontrato – a risalire la stradina ripida verso le cascate. Sofia e Cecilia, esaltate dall’idea dell’esplorazione, saltavano e correvano qua e là incantate sotto gli schizzi delle cascate.

viaggio-cascate-triberg

Dopo una bella passeggiata nel bosco, facciamo ritorno al paese, dove ci perdiamo in un negozio di orologi a cucù – in cui lasciamo il cuore. Si fa ora della merenda, e cosa c’è di meglio di una bella fetta di torta della foresta nera?

Il viaggio di ritorno verso Pfaffeilwailer è panoramico e piacevole e in poco più di un’ora ci troviamo in albergo. Lungo il tragitto facciamo a gara a chi vede più animali e ridiamo come pazzi perché Sofia ci chiede se “quelle cose rotonde e bianche” siano mozzarelle. Peccato che si tratti di balle di fieno!
Un po’ di riposo prima della cena prenotata in hotel, che consumiamo in un romanticissimo dehor, contornato di fiori. La scelta dei piatti è stata complessa, visto che il menù era solo in tedesco ma la signora Stefanie ci ha aiutati traducendo ogni piatto in inglese. Che delizia questa donna!

E ora tutti a nanna, che domani si va in Francia!

 

Se vuoi leggere l’inizio del nostro viaggio, con Friburgo e l’arrivo dall’Italia, clicca qui.

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