“Un picnic… mozzafiato!”: bambini e massaggio cardiaco

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I numeri fanno paura: 55.000 persone all’anno muoiono per arresto cardiaco in Italia. Molte di queste potrebbero essere salvate se solo la popolazione italiana fosse addestrata per compiere una rianimazione cardio-polmonare.

Con queste premesse potete capire il mio livello altissimo di attenzione durante l’incontro con IRC (Italian Resuscitation Council), una società scientifica no profit che si occupa di fare formazione e informazione sul massaggio cardiaco. L’occasione è stata offerta dalla presentazione dell’app “Un picnic… mozzafiato!“, una storia interattiva per sensibilizzare i bambini sui temi dell’arresto cardiaco e della rianimazione cardio-polmonare.

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So già che state storcendo il naso. Elementi così lontani come massaggio cardiaco e bambini hanno lasciata titubante anche me, all’inizio. Ma poi ho scaricato l’app, prima dell’incontro con IRC, e ho lasciato che le mie bimbe ci giocassero, senza dar loro troppe spiegazioni. Sono state loro a raccontarmi il contenuto dell’app, a parlarmi di disostruzione pediatrica (“la scoiattolina si stava strozzando e la mamma ha fatto Batto 1, batto 2, batto 3, batto 4, batto 5”) e di massaggio cardiaco (“l’orso è caduto per terra, sembrava morto. Il soccorritore ha intrecciato le mani così e ha spinto tante volte sul suo petto”). Così ho capito qualcosa che mi avrebbero poi detto durante l’incontro: siamo noi adulti ad avere paura di toccare, di creare danni e di avere conseguenze legali se l’intervento non dà i suoi risultati. I bambini non hanno tutte quelle sovrastrutture e per loro sentir parlare di questi temi da piccoli significa crescere come adulti consapevoli, a conoscenza delle tecniche che possono salvare una vita.

Il gioco come modo per comprendere, dunque: “Un picnic… mozzafiato!” è app e anche libro cartaceo, disponibile su Amazon.

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E così, durante l’incontro con IRC, mentre noi adulti ascoltavamo e imparavamo le tecniche di disostruzione pedriatrica e di rianimazione cardio-polmonare, i bambini si esercitavano con i manichini. È stato emozionante ascoltare il loro entusiasmo provenire dalla stanza accanto e nel frattempo sentir parlare di genitori salvati dai figli, defibrillatori presenti sul territorio e operatori del 118 che guidano le persone a salvare quella persona che è caduta a terra apparentemente morta proprio lì davanti.

Insomma, insieme possiamo fare tanto per salvare gli altri, per diventare un Paese in cui ci si prende cura gli uni degli altri. Stiamo parlando di una rivoluzione silenziosa, che come sempre parte da un piccolo gesto. Scaricate l’app, fateci giocare i bambini, comprate il libro, investite in un corso. Parlate di disostruzione pediatrica e rianimazione cardio-polmonare con i bambini e gli adulti. Facciamola partire da qui, questa rivoluzione.

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