L’influenza in ufficio

Il dato da cui partire è influenza = riposo a casa.
A-CA-SA!
Non in ufficio, sulla metro, per strada.
Se sei malato stai a casa e ti curi. O aspetti che passi.

No, il mood del momento è: se sei malato, vai comunque in ufficio!
Così farai la figura del figo con il tuo capo e tutti i colleghi sapranno regolarsi. Visto che la settimana dopo saranno tutti malati, l’unico coglione, ehm, fesso che rimarrà a casa farà la figura del lavativo.
Ma, dico io, pensi che l’economia italiana – anche lei non è che stia molto bene – possa subire l’ennesimo tracollo se stai a casa 3 giorni? Di interventi a cuore aperto per la settimana in corso non ne avevamo programmati, perciò RAS_SE_GNA_TI! Mettiti sotto le coperte e ri-po-sa-ti! Già, ma tu sei di quelli che il lunedì dicono “meno male, ho avuto la febbre nel weekend, così non perdo giorni di lavoro!”
Che se poi ti viene 40 di febbre nella tua famiglia non cambia niente, visto che sei single, mentre a casa mia si incasina tutto.
Ah, comunque grazie per aver sputacchiato i tuoi microbi in ufficio per una settimana, per avermi attaccato l’influenza e anche per avermi fatta passare per quella che “ogni occasione è buona per stare a casa!”

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2 Comments

  1. Eu 26 Ott 2011 at 16:51

    Che dire? La prossima volta che sei tu a non stare bene, sputacchia i tuoi microbi sulla sua scrivania!

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  2. Marina 26 Ott 2011 at 23:26

    lLhai detto, è single, che cosa può saperne di come si incasina una casa se uno dei “perni” su cui ruota la casa si ammala…? E poveri illusi quelli che pensano che andare al lavoro con la febbre li metterà in buona luce e li terrà al riparo dalle crisi aziendali. Il loro momento di gloria dura il tempo di uno starnuto.

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