Oggi ho il piacere di ospitare Simplymamma di Appunti di Mamma che, in attesa della nascita della sua secondogenita, ha deciso di condividere con noi alcuni consigli sulla colonna sonora da scegliere per le delicate ore del travaglio.

Si avvicina il gran giorno, la nascita del pargoletto è sempre più alle porte, abbiamo preparato tutto, ma proprio tutto, forse anche noi stesse o almeno ci stiamo provando.
Ci aspetta un difficile lavoro, il tanto temuto travaglio, e cerchiamo di raccogliere il massimo delle energie per essere pronte….ma cosa ci può essere d’aiuto in quelle ore?
Avete pensato ad una playlist che ci possa essere di sostegno?
La musica ha un potere incredibile su di noi e sulla nostra mente e durante delle ore così complicate emotivamente, può fare davvero fare la differenza. Non ce n’è una che va bene per tutte, anzi, anche in questo momento della vita la scelta è davvero soggettiva.
Vediamo che criterio usare per la selezione dei brani da ascoltare.
Innanzitutto quelli che ci piacciono, quelli che hanno la capacità di portarci in mondi lontani, o a emozioni e periodi della vita particolarmente belli che abbiamo vissuto. Questo vale per la prima fase, quella dell’attesa, se magari siamo in ricovero prima del previsto, o quella dei primi doloretti. Ascoltare il nostro cantautore preferito, quello che ci ritroviamo a canticchiare non appena sentiamo una sua canzone in radio ci aiuta ad essere positive, a mettere in mente tutte la positività che quella canzone scatena nei nostri ricordi. Ascoltiamo, manteniamo la calma, respiriamo, sorridiamo e scopriremo che ci stiamo caricando d’energia.
Ad un certo punto il ritmo del travaglio si farà più intenso, e la nostra mente e i nostri pensieri inizieranno a concentrarsi su quello che sta succedendo al nostro corpo, la musica inizia a diventare un’ospite discreta che ci deve sostenere senza interferire. Questa è la fase della musiche strumentali, senza parole….solo note e ritmi rilassanti.
Possiamo utilizzare della musica New age

con suoni della natura come grilli, acqua che scorre, gabbiani. Ricordiamoci più la musica ci rilassa, più rilassiamo il respiro, produciamo endorfine a attenuiamo il dolore.
Per la musica classica non può mancare Mozart, in particolare ci possono essere d’aiuto i secondi movimenti (in genere i più dolci e lenti) tratti dai Concerti per solista e orchestra o dalle Sinfonie.

Possiamo utilizzare allo stesso scopo musiche di Vivaldi, Bach ma anche di Debussy, come il famoso Claire de Lune.

Questi compositori ci possono essere di grande aiuto nell’essere concentrate e ritrovare il giusto ritmo del respiro.
Ad un certo punto toglieremo le cuffiette dalle orecchie perché staremo per affrontare la parte più impegnativa, ma il più sarà fatto e la musica ci avrà aiutato tanto ad arrivare fino a quel momento…..non ci resta che aprire le orecchie per aspettare di ascoltare il suono più bello della nostra vita: quello del primo pianto di nostro figlio.

Non mi resta che ringraziare Luisa e augurarle di vivere nel modo più intenso possibile le emozioni che tra qualche giorno vivrà.