Basta un attimo, il bambino viene inavvertitamente lasciato solo in una stanza, con prodotti per la pulizia della casa a portata di mano. Beve da una bottiglia una sorsata di quel liquido che tanto lo attirava. L’ingestione di prodotti per la casa è, purtroppo, frequente.
Cosa fare in caso di ingestione di medicinali o sostanze chimiche
La prima domanda da farsi, prima di agire in qualsiasi modo, è “cosa ha bevuto o mangiato?”. Possibilmente, bisogna sapere anche quanto prodotto è stato ingerito. Telefonare immediatamente al centro antiveleni più vicino. Sul sito del Ministero della Salute c’è l’elenco dei centri antiveleni italiani.
Quando chiamerete preparatevi a rispondere alle domande dell’operatore del centro (se il bambino ha ingerito un detersivo, un medicinale o una sostanza tossica confezionata tenete con voi il contenitore e individuate dove sono scritti i componenti, che vi verranno richiesti) :
- Come si chiama?
- Qual è il suo numero di telefono?
- Età del paziente?
- Cosa è successo? Quale prodotto, sostanza, pianta è stato ingerito? In che quantità è stato assunto? Da quanto tempo è successo?
- Ci sono sintomi? Se sì, quali?
- Il paziente è cosciente? Risponde? Reagisce se lo tocca?
- Respira, come respira?
Prima di parlare con il medico bisogna evitare di dare qualunque cosa da bere al bambino, non provocargli il vomito (se ha ingerito una sostanza corrosiva, il secondo passaggio nell’esofago potrebbe causare ulteriori danni).
Prevenire l’ingestione
La casa sicura per un bambino non ha niente di ciò che è potenzialmente pericoloso per lui alla sua portata. Quindi i flaconi di medicinali, prodotti per l’igiene personale e la pulizia della casa vanno messi in una posizione che il bimbo non possa raggiungere. Appena capisce, è altresì importante spiegargli la pericolosià dei liquidi con cui potrebbe venire a contatto, in modo fermo, serio e non angosciato. Almeno fino agli 8 anni, è bene che i flaconi quindi stiano in alto, in sportelli non raggiungibili e, meglio ancora, non visibili.
0