Silenzio. Le lucine di Natale brillavano a intermittenza. L’acqua calda scorreva sulle mie mani. Il cristallo dei bicchieri suonava tra le mie dita. E i miei pensieri correvano.
Indietro di tanti anni, quando la stessa scena si ripeteva ogni anno, con un piccolo dettaglio che cambia rispetto ad oggi: la protagonista.
Loro due in cucina a chiacchierare sottovoce per non disturbare il pisolino di tutti noi. Io, in sala, sul divano, che fingevo di dormire e mi beavo delle loro voci attutite, delle luci dell’albero che rimandavano attorno a me il calore di un altro Natale in famiglia.
Mia mamma e mia nonna che commentavano il pranzo, si scambiavano confidenze, ridevano e rimettevano in ordine argenti e cristalli tirati fuori per l’occasione.
Poi lei se ne è andata e ci sono stati Natali meno allegri – perché lei non c’era più. E mia mamma rimaneve sola in cucina a sbrigare le faccende che nei Natali precedenti aveva condiviso con sua mamma. E io ero sempre su quel divano, appisolata, questa volta con il mio Maritino a fianco.
Quest’anno abbiamo cambiato luogo, casa mia al posto di casa dei miei. E mi sono trovata io, per un colpo di sonno della mia mamma, in cucina. E forse mia figlia ha fatto finta di dormire per godersi quei rumori familiari e rassicuranti.
Sono le tradizioni. Ciò che io detesto e combatto ogni giorno. Ciò che per 364 giorni l’anno rimuovo e che il giorno di Natale cerco di tramandare e di godermi.
Il mio non è il Natale con 50 persone, non mi piace la confusione di finte famiglie in cui ci si tirano i coltelli fino a 5 minuti prima di sedersi a tavola, in cui si è tesi perché la rissa potrebbe scoppiare da un momento all’altro. Ho vissuto anche quei Natali. E ho giurato a me stessa che li avrei sempre rifuggiti.
Il mio Natale è la serenità di una risata a tavola, un pranzo cucinato con cura e amore, una tavola apparecchiata con classe, le stoviglie di famiglia che usiamo una volta l’anno, il calore dell’Amore.
Questo è il mio Natale e questo è stato ieri.
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che bel post complimenti!!!Malinconico forse ma dolcissimo….io sono incinta del mio primo bimbo e penso a quanto le cose nella vita cambino forma, a volte troppo in fretta rispetto a quello che vorremmo. Un abbraccio, ti leggo sempre con piacere! Valentina
Cri, come ti capisco: anche io odio quelle cene natalizie enormi in cui la rissa rischia di scoppiare da un momento all’altro…Bellissimo questo post! Auguri!
ogni Natale mi riprometto che quello successivo lo passerò “solo” con mio marito e mio figlio ma immancabilmente veniamo risucchiati da inviti a tavolate improbabili… Quest’anno mi sono sentita veramente schiava della tradizione (altrui).
Grazie per i compliemnti sul post – non limerito, ho solo raccontato quello che ho provato il giorno di Natale 🙂
Buone Feste a tutti!