Il mercato dell’eco è per tutti?

Immagine tratta da iStockPhoto

Come sapete se mi state seguendo da un po’, mi sto avvicinando passettino dopo passettino alla salvaguardia dell’ambiente. Sto introducendo abitudini più eco-compatibili e sto facendo scelte, per me stessa e per la mia famiglia, più vicine ai valori della naturalità e della genuinità.
In questo cammino sto incontrando un ostacolo molto grande: i costi. Non trovo logico che i prodotti eco o bio, solo perché naturali, costino 5-6 volte tanto rispetto ai medesimi prodotti in versione non green.

E vi faccio un esempio: sono stata in un negozio di una grande catena dedicata al consumo critico ed etico e il mio occhio si è posato sui detergenti per la casa non inquinanti. Una bella linea di prodotti, dai detersivi per i piatti a quelli per lavare i pavimenti, con confezioni riciclabili e chiari elementi green di comunicazione. Ciò che mi ha colpita è stato il prezzo:  6 euro il flacone da un litro di detersivo per i piatti, quando il Nelsen ne costa 1.80-2.00.
Io sono la prima a non scegliere quei prodotti perché troppo cari. E in più, mi sento pure presa per il didietro.
Ma poi il mio ragionamento vuole andare un po’ oltre: se realmente riteniamo che sia indispensabile far crescere la coscienza ecologica nelle persone, se davvero vogliamo che i singoli imparino a scegliere anche sulla base dell’impatto sull’ambiente che i prodotti e i servizi hanno, se davvero vogliamo uscire dall’elitarietà del vivere eco, l’unica soluzione sarà abbassare i prezzi e far sì che tutti possano scegliere, a parità, il prodotto meno inquinante.

Altrimenti continueremo ad essere i soliti quattro gatti a parlare al vento di salvaguardia dell’ambiente.

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5 Comments

  1. Marina 7 Mag 2012 at 12:39

    Quello del costo è un punto dolente ogni volta che anche io vado al negozio bio vicino a casa!

    Il dubbio di fondo che mi rimane ogni volta è se il prezzo sia effettivamente giustificato dalla qualità (a volte mi è capitato di trovare l’ingrediente olio di palma sull’etichetta di prodotti biologici, e non mi sembra il massimo della qualità).

    Quindi ho deciso che al negozio bio ci compro quasi soltanto i prodotti che non trovo per esempio all’esselunga dove ormai, rispetto ad altre catene, l’offerta di prodotti biologici è aumentata e i prezzi sono un po’ meno alti.

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    1. Cento per cento Mamma 7 Mag 2012 at 23:22

      Anche io acquisto parecchi prodotti all’esselunga. Ma il dubbio di sentirmi un po’ presa in giro mi resta…

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  2. CosmicMummy 7 Mag 2012 at 14:44

    infatti a mio parere è tutta questione di marketing. non è vero che biologico sia sinonimo di ecologico o ecosostenibile, e ci sono tanti modi per ridurre gli sprechi e inquinare meno che non comporta comprare costosi detersivi biologici. a parte che ci sono detersivi biodegradabili che costano più o meno come quelli normali e si trovano al supermercato, io se li trovo in offerta speciale li compro volentieri ma non mi straccio le vesti se a volte mi capita di comprarne un altro tipo. fra l’altro i nuovi detersivi superconcentrati permettono di usare quantità nettamente inferiori e quindi inquinare meno. sul costo eccessivo di certi negozi “bio” il sospetto che facciano leva sui sentimenti delle persone per venderti a un prezzo elevato prodotti che comprano solo una certa categoria di persone è molto forte.

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    1. Cento per cento Mamma 7 Mag 2012 at 23:23

      Infatti la penso come te:-)
      Va bene la sostenibilità, ma ci deve essere anche per le mie finanze…

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  3. Marina 8 Mag 2012 at 15:02

    a me è anche capitato di comprare, in un negozio bio di una catena nota, i fagioli in scatola made in China… anche lì un po’ di dubbi mi sono venuti.

    Perchè li devo comprare cinesi al quadruplo del prezzo non-bio??

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