Compresse

Ormai manca poco: tra qualche tempo farò ripartire quella parte della mia vita che per un lungo periodo è stata in pause. Eh, sì, la maternità è quasi finita, questa sensazione di leggerezza e di spensieratezza che mi accompagna lascerà il posto alla solita ansia e a quei sensi di colpa che ben conosco.

Molte donne sono felici di rientrare in ufficio dopo la maternità, alcune mi hanno raccontato che “a casa mi annoiavo”. Ecco, per me questa è una cosa incomprensibile. Annoiarsi a casa? Io, da quando non lavoro, sono riuscita a ritagliarmi spazi per coltivare le mie passioni, mi sto godendo ogni attimo della crescita delle mie bambine e facciamo insieme lunghe passeggiate. Devo confessarvi che, se fosse possibile, sceglierei di non lavorare fino ai tre anni di Cecilia. La vicinanza costante con le mie bambine è appagante, talmente appagante da non farmi sentire la necessità di cercare appagamenti fuori dal mio contesto famigliare. In un mondo irreale, se potessi decidere senza vincoli, non prenderei decisioni drastiche sul mio futuro perchè, quando le bimbe saranno più grandi, probabilmente avere un impegno fuori casa sarà un diversivo. Ma ora, per due o tre anni, vorrei focalizzare la mia attenzione e le mie energie sulle bambine, continuando a mantenere ritmi rilassati ed evitare a loro e a me frenesia e tensione. Ma bisogna fare i conti con la realtà, ed io sto già iniziando ad allenare la mia mente al momento in cui anch’io tenterò – probabilmente senza grandi risultati – di far girare un ingranaggio complicato e che tende a incepparsi di continuo. Credo fermamente che conciliare famiglia e lavoro dedicando ad entrambi la giusta energia e non perdendo colpi su nessun fronte sia impossibile. E in più, il tempo da dedicare a se stesse sparisce del tutto.
Con queste premesse sarà difficile alzarsi al mattino e andare a lavorare con l’entusiasmo che mi contraddistingue. Detto ciò, mi conosco e so che troverò, anche questa volta, energie sepolte chissà dove e l’idea di tornare a casa e trovare le mie bimbe ad aspettarmi mi farà arrivare alla fine di ogni giornata…
Beh, un’ultima considerazione: se la flessibilità sul lavoro per le mamme fosse una realtà, non esiterei un istante a chiedere di poter svolgere il mio lavoro da casa, attraverso il telelavoro, metodo usato in Paesi civili ma non in Italia…

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5 Comments

  1. Mamma Papera 30 Gen 2011 at 22:33

    buon rientro a lavoro ^_^ vedrai che troverai il tempo per spupazzarti e gioire di quei momenti con la tua pupa
    ciao tesoro

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  2. Cento per cento Mamma 30 Gen 2011 at 22:43

    @madamadorè: allora condivideremo anche questo “traumatico” passaggio…
    @Mamma Papera: grazie… lo spero! Intanto mi godo gli ultimi due mesetti a casa!

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  3. valentina 31 Gen 2011 at 00:13

    io ormai il momento del mio rientro, l’ho quasi dimenticato….era luglio, il tempo vola..la camilla ha gia’ sedici mesi, riccardo adora la scuola materna, il mio part-time e’ arrivato…insomma di acqua sotto i ponti ne e’ passata tanta!!! devo ammettere che il mio e’ stato un rientro “voluto” e “forzato” allo stesso modo…pensavo peggio, il menage famigliare sembra procedere indipendentemente dal mio lavoro o da quello del mio maritino….insomma quando non hai piu’ 24 ore da condividere con i tuoi bambini, cerchi di concentrare al massimo il tempo, sempre per la regola che meglio poco, ma di buona qualita’ che troppo trascorso senza concludere molto….con buona pace dei sensi di colpa di mamma e papa’ che lavorano per barcamenarsi tra mutuo, bollette, imprevisti e quantaltro!!! un bacione alla tua bella famiglia.

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  4. Mamma Papera 31 Gen 2011 at 03:23

    ops scusa avevo capito che avevi finito la maternità ^^
    comunque sue mesi sono tamti non ci pensae, vivi giorno dopo giorno

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