Sono una cittadina, sono una mamma e sono una donna. Per questi tre motivi penso sia doveroso comportarmi e insegnare ai miei figli a comportarsi in modo civile e rispettoso verso se stessi, gli altri e il pianeta che ci ospita.
Bastano piccoli gesti, quotidiani e costanti, che non costano nulla ma che rendono più di un BOT o un CCT (non ci vuole molto…).
Mi riferisco a quelle abitudini domestiche che con davvero poco sforzo diventano buone pratiche per vivere meglio tutti.
A scuola, per fortuna insegnano a chiudere il rubinetto e non sprecare acqua, a spegnere le luci che non servono e a buttare nei contenitori giusti carta, plastica e vetro. A casa, oltre che a ricordare queste cose si può fare un po’ di più, ovvero ridurre la produzione dei rifiuti.
Vediamo come. Innanzitutto facendo la spesa, con qualche accorgimento.
- Scegliete i prodotti alla spina. Il contenitore lo portate voi, il contenuto lo acquistate nel negozio o spesso anche nella GDO ci sono reparti dedicati
- Evitate le bottiglie di acqua minerale di plastica in favore di quelle di vetro vuoto a rendere o meglio ancora rifornitevi presso le casette dell’acqua sempre più frequenti nelle nostre città
- Iscrivetevi a un Gruppo di acquisto solidale (Gas) nel vostro quartiere. Insieme ad altri consumatori potrete spuntare prezzi migliori sui prodotti, averli a chilometro zero e freschi e con minori imballaggi
- Quando acquistate presso la GDO preferite frutta e verdura a peso, senza sprecare troppi sacchetti monouso. Se acquistate prodotti pre-pesati e confezionati in più imballi controllate che all’uscita del supermercato ci siano i punti di raccolta differenziata e smaltiteli subito riponendo i vostri acquisti in sacchetti riutilizzati portati da casa
- Privilegiate l’acquisto di prodotti che non abbiano doppi e tripli imballi
- Usate shopper di cotone, sono leggere, lavabili, poco voluminose e stanno comodamente in borsette e zainetti
- Lanciatevi a far voi stessi un po’ di cose di casa (non necessariamente a costruire un armadio a 4 ante!) in cucina (pane, prodotti da forno, confetture, conserve di verdure di stagione), per la pulizia degli ambienti (detersivi) e anche per l’igiene della persona (saponi, olii essenziali)
Come vedete non si tratta di una corsa agli ostacoli e sono tutti gesti che si possono fare gestendo figli, casa e lavoro (anche in contemporanea). Appena i bambini crescono potete coinvolgerli come in un gioco per fare la spesa in modo diverso o stabilire delle piccole ricompense per chi si incarica di schiacciare gli imballi di carta o plastica prima di buttarli nel contenitore.
Tanti siti si occupano di temi ambientali, salutistici, di educazione e puericultura. A me ne è piaciuto uno: http://contiamoci.com/. È una comunità che collauda e scambia le green action, cioè le buone abitudini pratiche per ridurre i danni che provochiamo all’ambiente.
Potete imparare, ma anche insegnare. Ci proviamo?
A cura di Elena Augelli
0
Si, d’accordo e magari usare pannolini lavabili!!!
* Ti ho scoperta per caso e condivido pienamente quanto hai scritto, da sempre mi batto per dare il mio piccolo contributo sulla riduzione dei rifiuti e quindi dare una mano all’ambiente.
* Se vuoi vedere cosa faccio divertendomi con i nipotini con il riciclo/riuso o pasticciando in cucina passa a trovarmi che mi farai sempre molto piacere. Sul mio blog potrai anche leggere/ascoltare favole inedite per bambini o chi vuol sentirsi tale anche solo per un momento.
Tante serene e gioiose giornate a tutti
nonnAnna