L’alimentazione dei bambini nella prima infanzia è una delle sfide più complesse a cui i genitori sono sottoposti. Abbiamo auto l’opportunità di parlare di alimentazione nei primi 1000 giorni di vita dei bambini con il pediatra e nutrizionista Giorgio Donegani, che ci ha dato utili suggerimenti e consigli per le mamme che affrontano la gravidanza e i primi due anni di vita del proprio figlio (i famosi primi 1.000 giorni di vita). Il nutrizionista ci ha illustrato i risultati dell’#osservatorio1000giorni, un progetto realizzato da Gruppo Sfera e Food Education Italy con l’obiettivo di sapere come le mamme affrontano il tema dell’alimentazione dei bambini dalla gravidanza all’allattamento, dallo svezzamento ai due anni.
Entriamo subito nello specifico, parlando delle diverse fasi dell’alimentazione.
L’alimentazione in gravidanza
1 mamma su 3 ha cambiato le proprie abitudini alimentari durante la gravidanza e il 39% delle future mamme sottovaluta la necessità di idratazione. Ma il dato più allarmante è dato dal 16% delle donne che non ha eliminato le bevande alcoliche. Ecco dunque i consigli del nutrizionista per l’alimentazione in gravidanza:
- controllare il proprio peso: se si inizia la gravidanza sovrappeso è necessario aumentare poco durante i 9 mesi, anche se sarebbe importante ridurre il peso già prima della gravidanza;
- seguire una dieta varia e bilanciata;
- prediligere frutta e verdura;
- monitorare la crescita del feto, valutando con il ginecologo come si sviluppa;
- eliminare completamente gli alcolici.
L’allattamento
L’OMS consiglia l’allattamento al seno esclusivo fino ai 6 mesi di vita del bambino. Se non è possibile continuare ad allattare il bambino dopo i 6 mesi, è importante che vengano usati latti formulati e non latte vaccino, che i bimbi non sono ancora in grado di digerire e che può provocare problemi nei piccoli.
Ecco dunque i consigli per l’allattamento:
- prediligere il latte materno il più a lungo possibile. Su questo punto il nutrizionista ha però espresso un pensiero, che mi sento di condividere al 100%: l’allattamento deve essere un piacere per entrambi, mamma e bambino. Se la mamma si sente obbligata a farlo o vive l’allattamento come un supplizio, la maggior parte del beneficio viene cancellata.
- Evitare il latte vaccino fino ai 12 mesi, meglio fino ai due anni, dando la preferenza ai latti formulati: il latte vaccino contiene una quantità eccessiva di proteine che favoriscono sovrappeso e obesità e soprattutto ha una formulazione non appropriata per l’apparato digerente dei bimbi;
- Iniziare lo svezzamento tra il 4° e il 6° mese, senza avere la fretta di voler svezzare il piccolo, ma adattandosi a lui e alle sue esigenze.
L’alimentazione nello svezzamento
Dall’#osservatorio1000giorni emerge che il 49% delle mamme inizia lo svezzamento troppo presto (prima dei 6 mesi) e che il 31,6% non considera lo svezzamento un momento decisivo per impostare un sano rapporto col cibo.
I consigli per l’alimentazione dei bambini nello svezzamento:
- la dieta complementare deve prediligere frutta e verdura
- limitare le proteine animali: troppe costituiscono un rischio per la salute futura perché favoriscono il sovrappeso e l’obesità
- rispettare l’appetito del bambino, senza forzarlo ed evitando di usare il cibo come premio o ricompensa
non aggiungere sale né zucchero alle pappe - scegliere alimenti sicuri: i baby food sono regolati da una disciplina molto più severa rispetto ai cibi per adulti, quindi garantiscono una totale sicurezza
- scegliere i grassi “buoni”, di cui i bimbi hanno bisogno (pesce, olio extravergine d’oliva)
L’alimentazione nel post-svezzamento
Il 52% delle mamme concede alimenti al di fuori dei 5 pasti consigliati (colazione, merenda, pranzo, merenda, cena) e il 42% non si assicura che il bambino beva abbastanza. Il nostro esempio in questa fase è importantissimo, perché le buone abitudini si imparano principalmente per emulazione dei comportamenti di mamma e papà.
I consigli per l’alimentazione dei bambini nel post-svezzamento:
- non esagerare con le porzioni: è sbagliatissima l’imposizione di finire tutto il piatto, piuttosto è meglio adattare la porzione all’appetito del bambino
- i pasti devono essere il meglio per i bambini: non troppe proteine, pochi zuccheri e sali, tanto ferro e fibre
dare il buon esempio - latte vaccino meglio dopo il secondo anno, con latte di crescita come scelta sicura ed equilibrata.
In conclusione, l’equilibrio, il buon esempio e il buonsenso sono la chiave per un’alimentazione dei bambini sana e bilanciata nei primi 1.000 giorni. Non ci sono cibi killer né cibi panacea di tutti i mali, ma è importante l’equilibrio generale delle abitudini alimentari.
Forza, mamme, ce la possiamo fare con queste regole semplici da imparare e facili da rispettare.
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