8° mese di gravidanza: devi sapere che…

Ci siamo quasi! La nascita del bambino si sta avvicinando, la paura del parto è grande e le emozioni fortissime. La gravidanza sta per volgere al termine e una nuova vita sta per aprirsi.
Sono molti gli aspetti da considerare quando si affronta l’ottavo mese di gestazione.

L’8° mese va da 30 settimane + 5 giorni a 35 settimane + 0 giorni. E’ il mese centrale del 3° trimestre (scarica lo schema delle corrispondenze mesi-settimane di gravidanza).

Il bambino

Alla 30° settimana il bambino è lungo 28 cm e pesa 1-1,5 Kg. Al termine dell’ottavo mese sarà lungo 32 cm (dal vertice della testa al coccige) e peserà ben 2,5 Kg.
Gli occhi si aprono e si chiudono e imparano a mettere a fuoco.
Il cervello è completamente sviluppato.
Se il bambino dovesse nascere in queste settimane, avrebbe alcune difficoltà in più rispetto a un bambino nato a termine a succhiare il latte materno perché il riflesso è completo ma la tecnica ancora carente. In quel caso è sufficiente farsi aiutare da un’ostetrica specializzata o dai centri per l’allattamento.
I polmoni maturano rapidamente.
I movimenti sono più vigorosi ma più lenti, per via dello spazio che progressivamente sta diminuendo.
La posizione del bambino non è ancora importante, avrà tempo fino a circa la 38° settimana per disporsi in posizione cefalica.

I disturbi

  • Ombelico sporgente: l’utero ha disteso l’addome a tal punto da far fuoriuscire l’ombelico, che tornerà normale dopo il parto;
  • Anemia: in questo mese il plasma raggiunge il livello massimo, a cui non corrisponde un aumento del numero di globuli rossi; Tale diluizione non comporta conseguenze né per il bambino né per la mamma;
  • Vene varicose: se destinata ad averle, è in questo periodo che la mamma può vederne la comparsa. Sono causate dalla pressione del bambino sui vasi principali del bacino. Il disagio è destinato a peggiorare fino al parto.
  • Affaticamento: rallentare i ritmi è d’obbligo, i movimenti si fanno più lenti e le attività diventano più faticose; rimanere attive ma cambiare abitudini e prenderla con ironia e calma migliora le cose;
  • Disturbi del sonno: è più difficile trovare la posizione: no supina, no sulla pancia, ma su un fianco, magari con un cuscino tra le gambe, cambiando spesso posizione. è importante fare riposini durante il giorno: se ci sono già altri figli è bene sfruttare i momenti in cui loro dormono.
  • Contrazioni di Braxton-Hicks: sono lievi contrazioni che da questo momento accompagnano la mamma fino al parto e che servono per preparare l’utero al travaglio. Durano circa 30 secondi, partono dal fondo uterino e si irradiano lungo l’utero indurendolo (io le chiamavo la pancia dura :-))
  • Sciatica: il dolore alla schiena è acuto, costante o intermittente a livello lombare, a volte si propaga lungo la gamba. è causata dalla pressione del bambino sul nervo sciatico e se il dolore è forte è bene consultare il ginecologo che deciderà se aiutarvi con un farmaco.

Da ricordare

Avete deciso dove volete partorire? In quale ospedale o a casa? Ora dovete tirare le somme e scegliere.
Se non l’avete ancora fatto, è il momento di preparare la borsa per l’ospedale.
Iniziate a organizzare la gestione di altri figli se ne avete: quando sarete all’ospedale per partorire non dovrete avere la preoccupazione di gestire i bambini durante la vostra assenza.
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1 Comment

  1. angela mammasuperabile 9 Nov 2012 at 10:54

    meglio prediligere il sonno sul lato sinistro in appoggio
    Utero e feto non poggeranno sulla vena cava inferiore che è il vaso sanguigno deputato a portare il sangue dalle gambe al cuore

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