L’assunzione di responsabilità e la casa allagata

Quando qualcosa mi fa incazzare tendo a rimuoverla. Ecco perché non mi va tanto di parlare di casa mia, che mercoledì è stata allagata da un idraulico che stava facendo i lavori al piano di sopra.
Ma non è di questo in particolare che voglio scrivere. Si tratta di ciò che è accaduto dopo.
Premetto che io sono una persona che tende ad assumersi la responsabilità anche di ciò che non dipende direttamente da sè, che si colpevolizza per tutto.
Detto ciò, la cosa che mi ha fatta imbestialire è stata la reazione del fantomatico idraulico che, ad un’incazzatura di mia mamma – io non c’ero… – ha risposto offendendosi mortalmente.
Io dico, ma cazzo, bastava far scendere l’acqua dal rubinetto prima di iniziare il lavoro, lo sapeva che i tubi erano in condizione pietosa… Ok, un errore o una svista possono capitare a tutti, ma chiedi scusa e ammetti di aver fatto una cagata. Ci vuole così poco!
O forse no. Forse non è così semplice, forse siamo troppo abituati a dare la colpa dei nostri errori agli altri, a trovare la causa di tutto fuori da noi stessi.
A questo proposito, vorrei mostrarvi un video che a mio avviso riassume bene questa inclinazione tutta italiana: si tratta della cultura degli alibi dell’ex allenatore della nazionale di pallavolo Velasco. In particolare, ciò a cui mi riferisco lo trovate dal minuto 6.15.

E, quindi, nel caso dell’allagamento di casa mia, la colpa è da attribuire al tubo, colpevole di essere malandato… Non ho parole!

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1 Comment

  1. marina 24 Mar 2012 at 21:15

    Quello dell’idraulico del piano di sopra è lo stesso atteggiamento arrogante e maleducato di chi ti manda a quel paese mentre fa un’infrazione in macchina … Si fanno forti della loro arroganza.
    Di solito in questi casi mi chiedo se tipi così non incappano mai in un energumeno incazzoso (la mia risposta consolatoria è: prima o poi lo troveranno).

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