Frequento Facebook da anni. L’ho sempre trovato uno strumento piacevole per ritrovare vecchi amici “spariti” o un passatempo divertente. Ma questa volta Facebook mi ha stupita.
Tutti voi sapete quanto mi abbia colpita la vicenda delle due gemelline di Losanna. Così una decina di giorni fa mi sono iscritta al gruppo di Facebook “Missing Alessia & Livia” e mi si è aperto un mondo. In pochi giorni gli iscritti sono più che triplicati e, a parte qualche raro caso, su questa pagina ognuno dei più di 34.000 membri da il meglio di sè. Alcuni si limitano ad esprimere la propria vicinanza alla famiglia, altri si danno disponibili per le ricerche e altri ancora si auto-organizzano nel promuovere petizioni o appelli o avvisi di ricerca. Inoltre, molte sono le strade che vengono battute dai membri del gruppo, alla ricerca della verità o anche solo per fornire spunti agli inquirenti. Un altro aspetto che mi ha colpita è la provenienza geografica degli iscritti: la maggior parte viene da Italia, Svizzera, Francia, Germania, ma giungono testimonianze e appelli da tutto il mondo. Ognuno scrive nella propria lingua e, grazie a Google Translate, ci si comprende e ci si risponde in 4 o 5 lingue. Anche se tutta questa mobilitazione non dovesse portare risultati concreti, è un supporto e una testimonianza d’amore continua per la mamma delle bambine, che ha espresso tutto il suo apprezzamento nei confronti delle persone che ne fanno parte. Potere del web!
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