“Voglio giocare con le Barbie”
“Voglio che mi tiri giù il gioco delle farfalle”
“Non voglio mettere in ordine”
“Mamma, mi riempi la bacinella per fare il bagno alle Barbie?”
” Uffa, mi accendi i cartoni animati?”
“Non ho più voglia di guardare i cartoni, vieni a colorare con me?”
“Mammaaaaaaaa, mi sto annoiandoooooo”
“AHHHHHHHHHHHHHHHHHH”
“Sofia, ieri è stato il tuo compleanno, abbiamo festeggiato e la giornata è stata dedicata interamente a te. Oggi devo sistemare un po’ la casa e occuparmi di altre cose. E’ quasi ora di cena e sto preparando. Giocate ancora un po’ e poi si mangia.”
“SEI CATTIVA!”
“Ti stai comportando male. Ora ti chiedo di andare in camera tua e riflettere su quello che stai facendo. Tra un po’ torni e mi dici se ti sembra di stare facendo una cosa bella.”
Urlando e piangendo disperata, va in camera sua “CAttivaaaaaaaaaa!”
Poi il pianto si placa, passano 5 minuti e torna in cucina.
“Mammina, posso parlarti? Mi sono comportata male, scusa. Non lo faccio più. Facciamo pace?”
Fatta la pace e sbaciucchiateci, si rivolge a sua sorella: “Cecilia, andiamo a giocare?” “Tì!”
Ecco che, per una volta, sono riuscita a gestire e contenere gli scatti d’ira di Sofia, evitando le urla e parlandole.
Finalmente, ciò che ho sempre tentato di applicare, si sta dimostrando utile. Penso che riflettere sulle proprie azioni e capire il nesso tra azione e reazione sia più utile di sfuriate e sgridate, almeno per mia figlia.
E d’ora in poi cercherò, per quanto i miei nervi mi sosterranno, di comportarmi così.
E voi, che metodi avete per gestire i momenti di crisi e d’ira dei vostri bambini?
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wow detta così sembra anche facile, ok ci proverò e vedremo se riusciamo a venire anche noi a capo dei capricci