Vi voglio raccontare una storia, che parla di quanto a volte le marche siano vicine a una persona e ritornino nella sua vita, senza una ragione geografica o di appartenenza a gruppi o nazioni.

Da bambina frequentavo moltissimo la montagna che, per noi Torinesi, è la Val di Susa. In particolare Bardonecchia, che si trova al confine con la Francia. La spesa a Briancon era per me motivo di divertimento supremo: si trovavano tutti i prodotti che qui in Italia non c’erano, in particolare per i bambini. E ciò di cui ero più golosa erano i Babybel. Imparare ad aprire l’involucro di cera rossa era significato affermare “sono grande!”.

Mi piaceva il sapore di formaggio – e non di formaggino come tutti gli altri. Con la cera, poi, ritagliavo delle forme con cui creavo Topolino, una bambolina o quello che mi veniva in mente in quel momento. A volte, con la cera, mio papà ed io formavamo una pallina e ci sfidavamo a calcio con le dita.

E proprio questo è il divertente gioco che Babybel ha lanciato in occasione degli Europei di calcio: con i minifoot – scarpini da calcio “da dita” – ci si può sfidare in tornei tra amici o in famiglia. La cera diventa una palla, la retina una porta e l’indice e il medio le gambe dei calciatori. Visto come evolvono le idee?

Certo, rispetto ad allora, molte cose sono cambiate: un semplice gioco può diventare qualcosa di molto più grande grazie al supporto della rete! Infatti, sul sito babybel.it si possono caricare foto e video delle mini sfide casalighe così da potersi confrontare con altri migliaia di appassionati e provare a vincere partecipando alla mini league!

Dunque, siamo arrivati ad oggi. Ne è passato di tempo, ne son successe di cose… Ora Babybel si trova anche in Italia e le mie bambine hanno la stessa attrazione che avevo io qualche anno fa – anzi pochi anni fa 😉 – nei confronti della retina piena di formaggio.

E, se devo essere sincera, sono io stessa che l’ho proposto alle mie figlie per la prima volta, ricordandomi delle sensazioni positive che quelle simpatiche forme rosse mi trasmettevano quando avevo la loro età!