Viaggio in Foresta Nera e Alsazia – Strasburgo

Parlamento Europeo a Strasburgo
Parlamento Europeo a Strasburgo

Il nostro viaggio attraverso la Foresta Nera e l’Alsazia procede, con una giornata dal programma imprevisto. Viaggiare è modificare i piani, adattandoli alle situazioni e alle condizioni meteo. 

I nostri piani erano diversi, oggi la giornata doveva essere dedicata alla route du vins e al centro di ripopolamento delle cicogne, ma vista la pioggia con cui ci siamo svegliati, abbiamo scelto di dirigerci a nord per visitare la città che ospita il Consiglio d’Europa e il Parlamento Europeo, Strasburgo.

Cosa vedere a Strasburgo

Cosa vedere a Strasburgo

Costruita sul fiume, la città è attraversata da canali che la rendono unica e caratteristica. Dopo un’ora circa di auto – il nostro residence è a Ingersheim, 7 km a nord di Colmar – parcheggiamo sotto il Museo di Arte Moderna e attraverso un ponte coperto raggiungiamo il quartiere de la Petite France, il cuore antico di Strasburgo, che ci sorprende con i suoi vicoli fioriti e pieni di negozi e ristorantini. Attraverso la Grande Rue raggiungiamo la cattedrale, imponente e leggiadra come solo una chiesa gotica sa essere. Doveva piovere – e invece fa caldissimo e c’è il sole. Continuiamo il nostro giro, che si deve adattare alla capacità di resistenza delle bimbe e quindi è più corto del previsto. Ci fermiamo a fare acquisti in un negozio di ceramiche – belle da perdere la testa – e poi a fare alcuni giri su una giostra antica che cattura l’attenzione delle nostre bambine.

Il Parlamento Europeo

Ritorniamo alla macchina e, seguendo le indicazioni stradali chiare e dettagliate, arriviamo alla sede del Parlamento Europeo. Parcheggiamo comodamente in una viuzza laterale, in cui villette basse si susseguono rasserenanti.

È il primo sabato di agosto e tutto il piazzale davanti al Parlamento, così come il cortile interno, è deserto. Siamo nel cuore dell’Europa, il luogo che rappresenta quell’unità che sento così forte. Qui percepisco che l’Europa è un luogo fisico, oltre che un ideale che ha mosso chi ci ha creduto, chi l’ha immaginata prima e progettata poi.

Parlamento Europeo Strasburgo

Credevo che una visita con i bambini a Strasburgo potesse essere l’occasione di parlare con loro di questo sogno, di un’Europa unita e coesa, con una cultura e una vision comune, inclusiva e aperta agli altri, in cui le differenze sono una ricchezza nella costruzione dell’identità comune. Arrivata al Parlamento Europeo e vedendo come le mie bambine reagiscono ai miei discorsi, mi accorgo che non ce n’è bisogno. Per loro è un dato di fatto. Qui sono a casa, esattamente quando siamo a Torino, o in Sardegna. Non percepiscono la frontiera, il confine, il muro. Percepisco, qui, che c’è una possibilità di salvezza per il nostro futuro. Sono i nostri bambini a rappresentare l’occasione di avere un mondo meno diviso, contrapposto, mosso dalla guerra e scosso dalla fame e dalla disperazione. L’unione, la cooperazione, l’Europa sognata hanno ancora una possibilità di diventare il nostro domani. Ma noi dobbiamo crederci, in quelle bandiere che sventolano, una dopo l’altra, sul piazzale davanti al Parlamento. Sofia e Cecilia, felici, libere, si rincorrono tra di esse e le loro urla di gioia riempiono l’aria e il mio cuore di speranza.

Le bandiere europee

 

Per non farci mancare nulla, la serata è dedicata a un giro veloce a Colmar, un gelato e qualche acquisto di souvenir. È una giornata che ci rimarrà nel cuore a lungo!

 

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