Una domenica prima di Natale

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Ieri è stata una giornata pre-natalizia perfetta, con tutti gli ingredienti che ci si aspetta di avere a pochi giorni da Natale.

Al risveglio avevo voglia di una colazione coccolosa, da condividere con la mia famiglia per cercare un po’ di quel mood natalizio che quest’anno è proprio latente. Così ho preparato i pancake, che abbiamo mangiato con marmellata di albicocche o Nutella e mandarini.

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Più che colazione è stato un mezzo brunch, finito alle 11. Un po’ di relax sui social, i compiti con Sofia e poi ci siamo dedicati al presepio, che giaceva ancora nella sua scatola impolverata da gennaio scorso.

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Visto che a me piace cambiare, che le tradizioni son belle ma l’innovazione le rende ancora più apprezzabili, abbiamo deciso di fare il presepio “diffuso”, usando come piano principale il ripiano superiore di una libreria rotonda e appoggiando altre statuine sui ripiani delle due librerie di fianco. Avete presenti gli hotel diffusi, che sorgono nei piccoli borghi e che hanno stanze in diversi edifici? Ecco, il concetto è stato lo stesso.

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Montato il presepio, ci è tornato un po’ di appetito. Come dire di no a una pasta integrale mari e monti, annaffiata con un bicchiere di soave?

A fine pranzo, che sonno! Andrea e Cecilia sono andati a godersi il sole ai giardinetti mentre io ho appurato che Sofia aveva la febbre e non stavo assistendo a un caso di pre-menopausa con scalmane in età infantile. Che fare, dunque? Lettone per lei, che ha schiacciato un pisolino, e per me, che mi sono goduta due puntate di New Girl su Netflix, la mia nuova passione.

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Ma una parte della giornata ci stava ancora aspettando: il PalaRuffini con la sua partita Manital Torino – Dinamo Sassari e con la speranza in un angolino del cuore di veder vincere quella squadra che finora ci ha regalato poche gioie. Siamo stati accontentati. Ma nel modo più spettacolare e natalizio che potessimo immaginare: Jerome Dyson, come un Babbo Natale in incognito, ci ha regalato il canestro più improbabile, più miracoloso, più perfetto (non si può dire ma qui ci sta) possibile, allo scadere del primo extra time. Dunque? Vittoria inaspettata ed esultanza incontenibile.

Al rientro dal palazzetto, bimbe a nanna, cena davanti alla tv e altre 3 puntate di New Girl nel letto.

Direi che sono pronta per quest’ultimo miglio. Vedo il traguardo del Natale ormai lì davanti a me. E pare che non sia nenache un miraggio!

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