Tornare a casa con un bebè

Arrivo a casa con un neonato
Cameretta Mia et Victoria Noukie’s

 

L’arrivo a casa secondo la mamma

di Cristiana

Il tuo bambino è nato, finalmente questo meraviglioso viaggio che hai immaginato per nove mesi sta per cominciare. La tua nuova vita è lì davanti. E tu sei terrorizzata. “E adesso?” continui a ripeterti nella mente, annegando questa fragilità in un enorme sorriso che nasce sulla tua bocca appena incontri il viso paffutello e perfetto del tuo bimbo. Finora ci sono state le puericultrici, a cui ti potevi rivolgere per fugare un dubbio o chiedere un consiglio. Ma tra poco ci sarete tu e il tuo neonato, per la maggior parte della giornata. Quel senso di responsabilità che non avevi mai provato così forte prima ti assale, ecco cosa significa essere mamma!

Stai aspettando il tuo compagno, il foglio di dimissioni in una mano, il tuo cucciolo sull’altro braccio. Tutto è pronto. L’emozione ti fa riempire gli occhi di lacrime. Ripensi alla cameretta che hai immaginato, progettato, comprato, preparato come un caldo nido in cui il tuo bambino crescerà, circondato dal vostro amore. Sei trepidante all’idea che tra poco la abiterete, insieme.

Eccoti, sulla porta di casa, il bebè nella carrozzina che il papà manovra goffamente. Siete raggianti e tu ti sei persino dimenticata dei punti che tirano. Benvenuto, piccolo, nella tua casa, nella tua nuovissima vita!

Cameretta Star sublime Noukie's
Cameretta Star sublime Noukie’s

È sera, ci siamo. La tenerissima cesta che contiene il tuo principe è lì, di fianco al tuo letto. Sei pronta e carica. Sai che sarà un periodo complicato ma il viso rilassato del tuo bambino ti da tutta l’energia di cui sai di aver bisogno. Non avevi mai provato una sensazione di pienezza così gratificante, neanche quando l’amore della tua vita era all’inizio e colmava il tuo cuore di amore. Ora il cuore è traboccante e ti sembra di non desiderare altro, di non aver bisogno di niente, ora che quel fagottino morbido è arrivato a riempire la tua vita.

Cameretta Noukie's
Cameretta Noukie’s

Varchi la soglia della cameretta, di giorno lo metti a dormire lì, “si deve abituare”, ha detto tua suocera e tu non vuoi contraddirla. La luce del sole filtra dalle persiane e si appoggia sulla copertina grigia. Senti il respiro del tuo bebè, profondo e ritmico. Sembra impossibile che un’ora fa urlasse così forte. “Ormai è lui che decide tutto”, rifletti rassegnata. Ti siedi sulla sedia a dondolo. Il doudou, il paracolpi, l’angolo del cambio, il suo respiro, il tuo. Tutto è al suo posto. Chiudi gli occhi. Una serenità sconosciuta si impossessa di te. Lui dorme. Tu anche.

 

L’arrivo a casa secondo il papà

di Massimiliano

E’ arrivato, l’infingardo si è stabilito a casa tua! Già grida e strepita. L’aere ha già un brulicante ed effervescente profumo di mughetto e di yogurt! Che meraviglia.

Lui, l’invasore, ha cominciato da tempo ma adesso prende possesso, ad occupare ogni angolo della TUA casa! Non è un nuovo arrivo, è una occupazione, una piccola e silenziosa invasione degli spazi vitali di un uomo. La culla viene collocata nella camera matrimoniale, perché la mamma lo vuole “vicino, vicino, vicino”.  È stato dunque spostato il talamo nuziale a ridosso della parete, ovviamente dalla mia parte, per far spazio alla gabbia bianca, dove quel mostriciattolo strillante griderà e sbraiterà h24. Per entrare ed uscire dal letto avrò bisogno di una liana appesa al soffitto, oppure di un’autogrù.

Cameretta Anna & Pili – Noukie’s

Il bagno è un brulicare di oggetti, oggettini e oggettoni. Panni, pannolini, teli, creme, cremine, polveri, polveri sottili, salviette umidificate, tiragraffi per fargli aguzzare unghie e denti. Per riuscire ad arrivare alla tazza ho bisogno di attivare GoogleCess!

Apro il frigo e capisco che la colonizzazione è stata portata a termine quando, nell’infinita e poco proficua ricerca di un angolo in cui ristorarmi, scopro mio malgrado che le mie bottigliette di aperitivo sono state lasciate fuori, per lasciare spazio alle cosette del nuovo invasore!!!

Partorirai con dolore” disse Dio cacciando Eva e Adamo dal paradiso “E tu, uomo che ridi sotto i baffi, aspetta di avere dei figli, poi ne riparliamo…” proseguì Lui, lanciando fulmini e saette per tutto l’universo sconosciuto…

Mi metto le mani davanti agli occhi, penso “Termostato, Termostato, Termostato” e fortunatamente, quando riapro gli occhi, scopro che lui è ancora là, felice. Non chiede altro che essere preso in braccio ed essere coccolato. Il mio piccolino, il mio gatto adorabile. Io e il mio gatto, uniti contro il nuovo invasore!

 

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