E’ strano, ma nei momenti di fragilità ho un sogno ricorrente. Il mio Maritino cerca di svignarsela accompagnandosi ogni volta con ragazze giovanissime e poco impegnative. Il fuggitivo incontra la sua amata a volte sul lavoro, a volte durante una settimana bianca, a volte all’asilo. E, con noncuranza e leggerezza, mi dice che è finita e che vedrà le bambine quando possibile. Immaginatevi lo stato d’animo al risveglio: una volta il poveretto è stato insultato in piena notte, un’altra menato e l’ultima ha dovuto sopportare una crisi di pianto in piena notte. Per i due giorni successivi è tutto un “dove, sei, con chi vai, perchè hai spento il cellulare?”.
Il mio inconscio gioca un ruolo fondamentale in questa vicenda: nei momenti in cui mi sento sopraffatta dalla vita quotidiana e dalla gestione del nostro piccolo mondo, Il Maritino diventa il mio appiglio e la paura di perderlo si fa sentire.
Ma povero Maritino, deve sopportare anche questo!!!
Povero lui?!?!?!?