Ognuno ha il proprio luogo per risintonizzarsi su se stesso, quello in cui i problemi riacquistano una dimensione affrontabile e il distacco dal mondo permette di rifocalizzare obiettivi e baricentro della propria esistenza.
Il mio posto, la casa che accoglie si chiama Costa Paradiso.
È una terra impervia, brusca come solo la Sardegna sa essere, senza fronzoli, piena di contrasti, solida. Qui ti senti un ospite della natura, che si manifesta in tutta la sua potenza. È una terra eccessiva ed è proprio questo che, probabilmente, mi fa sentire così in sintonia con lei.
Può regalare momenti di bellezza profonda, tanto profonda da essere dolorosa, poi colpirti con un pugno nello stomaco con quel vento instancabile che sembra dirti di arrenderti a lui e riconoscerne la magnificenza. Temporali che ti ridestano dal sonno e risacca che ti incanta. Prati fioriti e rocce di un rosso da non sembrar possibile che siano naturali. Qui persino gli alberi si piegano davanti all’immensità della natura. Il vento con la sua insistenza modella perfino il granito, plasmandone la forma. Ecco qui, la Sardegna che amo. Questo angolo lontano dal mio mondo è un amante scontroso, che ti accetta quasi a farti un favore ma poi ti stupisce quando meno te l’aspetti, te lo devi guadagnare e devi lasciare che quell’amore si manifesti secondo le regole che detta lui.
Non è possibile stargli lontano, il magnetismo che sprigiona è il richiamo di una sirena che ogni giorno tenta di ammaliarti, con il ricordo del profumo, del vento incessante, del sole che brucia. E non puoi far altro che tornare, lasciandoti conquistare ancora una volta, sempre più profondamente.
Inspirare, sulla scaletta dell’aereo, tentando subito di sentirmi parte di questa terra, è ormai un gesto incondizionato. Commuovermi per tanta maestosa bellezza, nel silenzio di un luogo incantato, è ineluttabile.
L’estate, con il suo carico di turisti vocianti attratti da ciò che la Sardegna rappresenta, attutisce il brutto carattere dell’isola, che gioca a nascondino con chi non la conosce. Ora, invece, sola, può manifestarsi in tutte le sue asperità. E io ne sono follemente innamorata.