Nintendo 2DS: la mia recensione

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Le console di gioco stanno entrando in punta di piedi nella vita della mia famiglia. Mio marito non è mai stato interessato ai videogiochi – cosa più unica che rara a quanto pare – e io nutro qualche sospetto nei confronti di questi oggetti che fagocitano l’attenzione di adulti e bambini per ore intere. Le premesse per la prova del Nintendo 2DS non erano delle migliori. Tuttavia, approfittando del suo compleanno, abbiamo regalato a Sofia la consolle portatile con due giochi. La seienne, poco avvezza a questo tipo di giochi, è rimasta a bocca aperta appena l’abbiamo acceso.

Il Nintendo 2DS, per chi come me fosse tabula rasa in fatto di videogiochi&Co., è una “macchina di gioco portatile” ovvero uno strumento per giocare dappertutto. Se siete figli degli anni Ottanta, vi posso dire che è l’evoluzione evoluta del GameBoy, per intenderci. Si possono inserire delle schede di gioco, che al posto di Bubble Ghost, Tetris e quei giochini in bianco e nero tutti pixelati ora hanno una grafica incredibile. È composta da un blocco unico con due schermi, ovviamente touchscreen.

 

Se non ci fosse stata Sofia probabilmente avrei scoperto il touchscreen qualche mese dopo aver iniziato a provarla. I nativi digitali sono così: prendono in mano un qualsiasi oggetto tecnologico e, istintivamente, lo usano nel modo più semplice e intuitivo possibile, con le mani. Noi “vecchi”, invece, tentiamo subito di usare i tasti come comandi. Cervelli cambiati!

Abbiamo avuto la possibilità di provare due giochi, Luigi’s Mansion 2 e Animal Crossing, compatibili con Nintendo 2DS e 3DS. Il limite che abbiamo riscontrato, in generale sui videogiochi, è la difficoltà a giocare in autonomia da parte di Sofia che non sa ancora leggere. Abbiamo giocato con entrambi, affiancando la bambina e dandole le indicazioni necessarie per portare avanti i giochi. Con i comandi non ha avuto problemi e fin da subito ha iniziato a giocare da sola, ascoltando tramite noi le indicazioni scritte fornite dal videogioco. Tra i due ha preferito Luigi’Mansion 2.

A dire la verità, però, quello che ha più divertito Sofia è la sezione Mii, che permette di creare gli avatar dei giocatori e di dar loro un nome. Trascorre del tempo “facendo i ritratti” di parenti e amici, cercando di rendere gli avatar più simili possibile al soggetto scelto e scrivendo il nome sulla schermo – facendo così un ottimo esercizio di scrittura. Questa attività viene svolta da Sofia in piena autonomia.

Quest’estate il Nintendo 2DS verrà in vacanza con noi, compagno di viaggi in macchina e pomeriggi d’ozio. Tra qualche mese saprò fornirvi altre indicazioni, forse su come staccare la bambina dai videogiochi :-).

E voi che rapporto avete con le console e i videogiochi?

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