Mamme imprenditrici: Manuela Cervetti di MammeAcrobate

Questa nuova rubrica vuole essere un inno alla felicità. Vuole essere un incoraggiamento per tutte le donne che sentono di non volere più la propria vita di dipendenti, costrette in un lavoro che non appartiene loro e che non le gratifica. Vuole essere una pacca sulla spalla a tutte le mamme che hanno un sogno, un’idea, un progetto ma non hanno il coraggio di buttarcisi.
Quindi ho deciso di intervistare le donne che mi stanno accanto che hanno inseguito il proprio sogno e sono felici della scelta fatta.
Ispiriamoci a loro e non molliamo!

Inauguro la rubrica con l’intervista ad una persona che stimo molto, che ho scoperto da poco tempo e che trovo adorabile – sia a livello umano che lavorativo! Presentazione eccessiva? No, è ciò che penso!
So, Ladies and Gentlemen, ecco a voi Manuela Cervetti. 

Mamma di due bambine è, insieme a Laura, la fondatrice di MammeAcrobate,

un luogo di scambio e informazione, uno spazio di condivisione di esperienze e racconti, un “salotto” dove discutere di tutto quello che ruota intorno all’essere mamma, offrendo le nostre esperienze e imparando da quelle delle altre mamme. Un modo per condividere il destreggiarsi al meglio nelle quotidiane acrobazie che caratterizza ormai ogni mamma.”

Nonostante un lavoro full time nel mondo della comunicazione e formazione, ha saputo seguire la sua passione e trasformarsi anche in imprenditrice di progetti dedicati alle donne e alle mamme.

Quanto sei cambiata dopo la nascita della tua prima figlia?
Sono totalmente cambiata. La maternità “ti rivolta come un calzino”, non mi vengono in mente metafore migliori per spiegarlo. Riscopri lati di te che non conoscevi oppure che pensavi chiusi in un cassetto ed invece, eccoli lì che fanno capolino e ti investono con una tale forza che rimani basita. Io mi sono riscoperta calma e paziente, ho ritrovato passioni dimenticate e si sono fatti incalzanti nuovi stimoli che hanno influito molto sulle mie scelte di vita. Cosa che non immaginavo era che anche dopo la seconda gravidanza avrei vissuto uno scombussolamento emotivo e psicologico… E invece così è stato. E oggi mi ritrovo di nuovo “rigirata come un calzino”! 

Come sono nati Il Paese delle Mamme e Mammeacrobate?
Entrambi sono nati dal desiderio di comunicare, condividere e dalla grande passione che ho per il web e il digitale. 



Hanno obiettivi differenti, Mammeacrobate vuole essere uno spazio di confronto e esperienze per mamme, papà, nonni, in un’unica parola: per famiglie. Tutte siamo mamme acrobate perchè non ci risparmiamo mai, facciamo sempre mille cose e cerchiamo di non far mancare mai nulla a chi ci sta intorno. Non è certo facile e il confronto e lo scambio di opinioni e racconti aiuta a sentirsi meno sole e a tirare un attimo il fiato in quelle che di solito sono per le mamme giornate sempre “al cardiopalma”.  



Il Paese delle Mamme invece è nato da un bisogno che avevo intuito esserci tra le mamme, ovvero la necessità di trovare sul proprio territorio dei luoghi di aggregazione o servizi che fossero di supporto alla maternità e alla famiglia. Ho pensato che un aggregatore di tutte queste realtà, organizzato online attraverso un sito molto semplice da navigare, fosse un primo passo. La strada è lunga per arrivare ad offrire un servizio davvero completo e capillare a livello nazionale ma non ci tiriamo di certo indietro! 

Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro?
Il mio primo obiettivo per il futuro è la serenità della mia famiglia, trovare un nuovo equilibrio (ora che siamo in 4) e mantenerlo facendo così star bene le mie figlie. Accanto a questo l’altro mio grande obiettivo riguarda la sfera lavorativa, che per me ricopre un aspetto molto importante e gratificante della vita. Vorrei evolvere, crescere professionalmente e non smettere mai di imparare (che nel digital è un must!) Vediamo questi pensieri dove mi condurranno…

Cosa consiglieresti ad una donna che vuole buttarsi in un’attività in proprio?
Il mio consiglio è di scegliere sempre con “la pancia” e non con “la testa”. Per lavorare in proprio serve passione, serve essere innamorati della propria attività, serve seguirla e aiutarla a crescere come si farebbe con un figlio. E proprio come con i figli, si alterneranno momenti difficili a grandi soddisfazioni e gioie, l’importante è non mollare se davvero ci si crede fino in fondo.

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