Girando su autobus, metropolitane, treni e aerei ho assistito a scene che voi umani non potete neanche immaginare. Anzi sì, potete immaginare perché sono luoghi che frequentiamo tutti, sui quali spesso ognuno di noi dà il peggio di sé.
Il rispetto per chi ci circonda e per la collettività spesso vengono messi in secondo piano quando si viaggia in compagnia di altre persone, purtroppo. Poche regole, più di buonsenso che di Galateo, potrebbero aiutarci a migliorare per tutti l’esperienza del viaggio stesso.
Il bon ton sull’autobus
Innanzitutto, in linea generale, ricordiamoci che sui mezzi su cui i posti non sono assegnati (tram, bus) è sempre richiesto che si lasci il posto a sedere per anziani, donne incinta e persone in difficoltà. I primi ad alzarsi dovrebbero essere i giovani uomini, a seguire le giovani donne e poi gli adulti, prima uomini e poi donne. Per quanto riguarda i bambini, mi è capitato di trovarmi a discutere perché, viaggiando con due bambine piccole, entrambe occupavano un posto a sedere. Mi è stato contestato che le bambine sarebbero dovute restare in piedi, ma ho avuto difficoltà ad esaudire questa richiesta, in quanto le mie figlie non erano ancora in grado di tenersi in caso di frenata dell’autobus. Mi pare buona norma, quindi, aiutare chi è in difficoltà, come le mamme con bimbi piccoli, lasciando che i bimbi siano seduti durante il percorso.
Da mamme, che quindi hanno la responsabilità di insegnare ai propri figli le buone maniere, non solo dobbiamo comportarci nel modo corretto, ma pretendere che anche i bimbi facciano altrettanto. Insegniamo ai bambini che i piedini non vanno poggiati sui sedili e che, appena sono in grado di stare in piedi senza pericolo, il posto va lasciato ad altri.
Parliamo poi di trasporto pacchi, passeggini e materiale ingombrante. Se è possibile, quando si viaggia con pacchi ingombranti ci si dovrebbe posizionare in fondo al bus, cercando di occupare un angolo in cui non si dia fastidio ai viaggiatori. Inoltre, trovo molto maleducato occupare un sedile per appoggiare le borse, che possono essere tenute sotto il sedile su cui si è seduti o tenute in grembo.
Se si viaggia in bus o tram con il passeggino, bisogna cercare, quando possibile, di chiuderlo prima di salire a bordo. Se ciò è impossibile per la conformazione del passeggino stesso o perché all’interno c’è un bimbo molto piccolo, si dovrebbe cercare di non intralciare il passaggio, la salita e la discesa delle altre persone. Se vedete salire una mamma con un passeggino, è importante aiutarla a caricare il passeggino a bordo e poi scaricarlo all’arrivo alla fermata.
Passiamo ora a salita e discesa. Prima si scende, poi si sale. Mettersi davanti alle porte della metro o del bus quando si è in attesa di salire, oltre ad essere un atteggiamento ineducato, crea un disagio rallentando le operazioni di discesa e salita.
Ed ora arriviamo al rumore. Se ascoltate la musica, fatelo in modo da non obbligare anche chi è intorno a voi a sentire l’ultimo album della band heavy metal che tanto amate: abbassate il volume e usate delle cuffie che diffondano il suono nelle vostre orecchie e non per tutto il vagone. Evitare di parlare al telefono di argomenti imbarazzanti o temi privati dovrebbe essere legge. Troppe volte mi è capitato di essere costretta ad ascoltare conversazioni approfondite sui sintomi della gotta di zia Mimina o sui disturbi erettili del nuovo fidanzato. Se proprio volete telefonare mentre siete in tram, fatelo con un tono di voce basso, evitando risate sguaiate o urla di sorpresa. Altrimenti, rimandate la chiacchierata ad una situazione più opportuna.
C’è altro? Mi sembra di aver scritto le buone prassi principali per chi viaggia con i mezzi pubblici, ma forse ho tralasciato qualcosa.
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