Al mio risveglio, stamattina, quella sensazione di mancanza si faceva sentire più del solito. Sì, quella che mi accompagna da sempre, ma che a volte è più forte. Stufa di vivere in quel vuoto, ho deciso che da oggi basta. Ho iniziato la mia giornata con una meditazione sulla gratitudine, per ringraziare la Vita per tutto ciò che di meraviglioso c’è, nella mia, di vita.
Ci manca sempre qualcosa, per essere felici. A volte questa mancanza si fa sentire più forte e diventa una sensazione di vuoto alla bocca dello stomaco, un’assenza che ci toglie il respiro e le energie. Il vuoto si mangia tutto il buono della nostra vita, fino a non lasciare neanche più noi stessi. Ma è molto prima che ci dobbiamo fermare, osservare ciò che siamo e abbiamo, provare gratitudine e ritornare ad essere pieni di noi stessi, di vita e di energia. Solo così può arrivare in noi qualcos’altro di buono, solo così possiamo essere pieni, nella luce, la versione migliore di noi stessi. E quel vuoto non sarà più il centro dei nostri pensieri, grati anche per avuto quel qualcosa al posto del vuoto, magari in un passato che non c’è più, ma che resterà comunque con noi.
1. Boys don’t cry
Sono grata perché nella mia vita c’è una canzone che mi cambia le giornate, che mi dà la carica quando sembra che l’energia sia finita. Ascoltata al massimo volume possibile, Boys don’t cry dei The Cure è la cura a tutte le tristezze. Grazie perché esiste.
Ho creato una playlist con tutti i brani che mi avete suggerito, quelli che vi rimettono in pista anche nei momenti no. Ascoltatela su Spotify.
2. Costa Paradiso
Avere il proprio posto nel mondo è fondamentale. I sensi si aprono, sono me stessa al 100%, sono nel posto in cui basto a me stessa. Grazie perché esiste e grazie al sesto senso di papà e di nonno che hanno scelto per me, quando io non ero in grado di farlo.
3. Il gin
Scoperta recente, il gin è stato la scusa per rivedere amici, per vivere aperitivi spensierati, per studiare qualcosa di nuovo e lontano dalla mia zona di comfort. Una nuova passione, come il gin o i tarocchi, è benzina per il mio motore. Grazie perché esiste, grazie anche a me stessa per essermi concessa di scoprirlo.
4. Le persone che mi amano
Tutti, dalle mie figlie ai miei genitori, passando per ognuno di voi che mi leggete, arrivando agli amici, passati e presenti – e perché no, pure futuri -, i conoscenti con cui c’è un legame d’affetto. Amore a tutti i livelli, dunque. Essere speciale per qualcuno è un bene preziosissimo. Grazie, dunque, a chiunque abbia provato o provi amore per me.
5. Il make up
La leggerezza ci salverà, sempre, e la mia leggerezza passa attraverso i trucchi. Apparire luminosa, gradevole, sentirmi bella, per qualcuno, per me stessa. Senza il make-up tutto sarebbe meno giocoso. Quindi grazie, perché esiste, perché sulla mia strada sono arrivate persone e aziende che me l’hanno fatto conoscere e me lo fanno amare.
6. I piaceri
La buona cucina, il vino, il sesso. Ognuna di queste cose accarezza i sensi, mi fa sentire viva, mi colora la vita, mi riempie di allegria. Grazie, Vita, per il cibo, il sesso, il vino.
7. Il mio corpo
Tanto odiato in passato, è stato la culla dentro cui sono cresciute le mie figlie prima di venire al mondo, è la mia presentazione al mondo, è il contatto tra la mia anima e l’esterno. È un involucro, un meccanismo perfetto, imperfetto e unico nelle sue forme. È il mio corpo, amato e detestato al tempo stesso. Grazie al mio corpo per tutto ciò che mi permette di vivere e grazie a me stessa per averlo perdonato per non essere perfetto.
8. La mia casa
È cresciuta con noi, si è adattata all’arrivo delle bambine, dei gatti, ai cambiamenti che in questi anni sono penetrati nelle nostre vite, è cambiata al cambiare dei nostri gusti e delle nostre esigenze, ha accolto amici, risate, riunioni di lavoro, malattie, pigiama party, pianti, tanto amore. Ora, nel suo caos e nella sua imperfezione, è la nostra casa. Non potrebbe viverci un’altra famiglia, se ne accorge chiunque ne varchi la soglia. È intrisa di noi. Grazie alla mia casa, grazie, Vita, grazie mamma e papà, per la mia casa. Grazie, Andrea Sofia e Cecilia, Artù e Matisse, per viverla con me.
9. Le storie
Nei racconti, nei romanzi, nelle serie tv, nei film, tra le chiacchiere sull’autobus, le storie sono ovunque. Fanno parte della nostra vita tanto quanto ciò che viviamo in prima persona. Sono tante voci intorno a noi, sono tutte le vite che avremmo potuto vivere, sono il collante tra ognuno di noi, sono la commozione e l’empatia, la linfa che circola attraverso di noi. Grazie alle storie che ogni giorno arrivano a me, che magari un giorno trasformerò nella storia che è già lì dentro di me e che deve essere raccontata.
10. La mia Vita, tutta, anche con il dolore
Ogni istante della mia vita è prezioso, un tassello di un’esistenza. Dolore, amore, rabbia, noia, gioia, ognuno di queste emozioni mi insegna qualcosa su di me, sul mondo, sugli altri, sull’universo. Ogni istante mi ha resa quella che sono ora e ogni istante che verrà mi trasformerà in quella che sarà. Grazie, Vita mia, per essere così come sei, in ogni istante.
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