Da quest’anno scolastico, per puro risparmio economico, ho deciso che le mie figlie, anziché la mensa scolastica (a cui ho dedicato un post d’ammore qualche anno fa e che continuo a idolatrare) avrebbero portato il pranzo da casa. Dunque, schiscetta sia, per le ragazze e per me. C’è voluto uno sforzo organizzativo notevole, ma devo dire che dopo un mese e mezzo abbiamo preso il ritmo e gestiamo la preparazione del pasto in modo snello e veloce.
Come organizzare la schiscetta in ufficio e a scuola
Quando si decide di di portare il pranzo da casa, a scuola o in ufficio, bisogna mettere in conto che questa scelta avrà delle conseguenze sul tempo a disposizione:
- organizzazione: la logistica va pensata bene, soprattutto prevedendo dei porta pranzo – o lunchbox – termici che tengano i cibi in temperatura;
- pianificazione: senza un piano alimentare diventa complicatissimo e molto stressante gestire la schiscetta per i bambini e per noi;
- preparazione: se non vuoi mangiare due volte lo stesso piatto, bisogna che dedichi del tempo alla sera per preparare il pranzo del giorno successivo.
Come scegliere i lunchbox termici e le borse termiche
Sulla scelta dei porta pranzo mi sono fatta una cultura, anche sulle mie spalle purtroppo.
Sono 4 i prodotti di cui hai bisogno per portare il pranzo a scuola:
- la borsa termica, che funzioni sia per il freddo che per il caldo – io ho comprato quella che vedi qui sotto, in due versioni colore diverse. È resistente, ben rifinita e tiene bene caldo e freddo per una intera mattinata. Tra l’offerta di Amazon, era quella con le recensioni migliori e il prezzo più contenuto. Ha un solo scomparto, più una tasca davanti che io uso per mettere le posate, avvolte in un pezzo di carta casa che le bambine usano come tovagliolo. C’è anche una retina interna in cui ripongo la tovaglietta di tessuto che le bambine posano sul tavolo per pranzare in mensa.
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- il porta pranzo termico (detto anche lunchbox): su questo si apre un capitolo importante. A scuola non si possono portare porta pranzo elettrici, perché è ovviamente vietato collegare dispositivi alle prese di corrente. Per riscaldare il cibo, non sono presenti forni a microonde. Il pranzo deve uscire di casa caldo e rimanere tale fino alle 13. In casa ho trovato un portapappa termico che usavo quando Cecilia era piccola, della Quarantasettimane. Funziona benissimo, il pranzo resta caldo come quando lo metto dentro al mattino.
Pensavo di riuscire a spendere meno per il secondo porta pranzo, così ho comprato un contenitore termico di Kasanova in alluminio, ma il pasto di Sofia è arrivato a pranzo freddo. Acquisto sbagliato!
Ho poi comprato su Amazon un altro portapappa, di fabbricazione cinese, che garantisce la temperatura per 24 ore. È una bomba, mi trovo benissimo!
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- la borraccia per l’acqua, ovvero quello su cui devo ancora organizzarmi. Avevo in casa due borracce termiche di Decathlon, ma entrambe perdono acqua e questo è ovviamente un problema visto che le bambine mettono i thermos nello zaino. Sto aspettando la prima ricorrenza per regalare a Sofia e Cecilia le bottiglie termiche di 24bottles, dal design essenziale e la qualità incredibile. Ce ne sono di tutti i colori e in fantasia.
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- in aggiunta, per il periodo estivo, io ho previsto dei panetti di ghiaccio, molto sottili e leggeri, da inserire nella borsa termica. Li ho comprati all’Esselunga, nel reparto casalinghi, ma si trovano anche su Amazon:
Come organizzare il menu settimanale
Dicevo, c’è bisogno di un piano settimanale, in modo da tenere sotto controllo l’alternanza degli alimenti nella dieta di tutta la famiglia. Ma non solo, avere un menu settimanale mi aiuta anche a programmare la spesa, risparmiando e comprando solo ciò che so che userò. Ho scritto un post su come organizzare il menu settimanale, che puoi leggere per prendere spunti.
Ho scaricato un pdf che ho stampato e su cui scrivo a matita tutti i pasti, il sabato mattina, prima di andare a fare la spesa. In contemporanea compilo la lista della spesa. Il foglio sta sul forno, fermato con una calamita adorabile:
Idee di ricette per la schiscetta
Condivido qui i miei cavalli di battaglia, quei pranzi che ripropongo spesso alle mie figlie.
Ecco alcune idee per pranzi fuori casa leggeri e gustosi, facili e veloci da preparare, da cucinare già la sera prima:
Fagiolini, tonno e pomodori
È un piatto che si può consumare freddo o tiepido, a seconda della stagione. Faccio bollire i fagiolini nella pentola a pressione, quando ho tempo, e poi assemblo l’insalata la sera prima di scuola. A volte aggiungo anche una mozzarella.
Uova sode, piselli e pomodoro
È un pasto completo, caldo e nutriente. Faccio saltare in padella i piselli con la cipolla, aggiungo brodo vegetale e concentrato di pomodoro e a cottura ultimata inserisco anche le uova sode tagliate in 8 parti. Mescolo bene e al mattino riscaldo.
Peperonata con tonno, olive e capperi
Altro piatto da cucinare in anticipo, le mie figlie ne vanno pazze. Faccio abbrustolire i peperoni sulla piastra del forno, appoggiati su carta da forno. Dopo circa mezz’ora li estraggo e li lascio riposare in un sacchetto di plastica chiuso per un’ora. Li spelo e li taglio a striscioline. Aggiungo olive taggiasche denocciolate, filetti di tonno sott’olio e capperi. Salo e metto in frigo. Si può mangiare freddo o tiepido.
Curry di ceci
In una padella faccio saltare i semi di cumino, cipolla e zenzero sminuzzati, curcuma, coriandolo e poco peperoncino. Aggiungo due pomodori tagliati a dadini e i ceci. Faccio cuocere per alcuni minuti. Lo metto nel lunchbox sopra un letto di riso basmati.
Hotdog e carotine
È il pranzo di quando non ho tempo, il junkfood che spezza la routine. Compro il pane da hotdog e al mattino prima della scuola lo farcisco con maionese e wurstel saltato in padella.
Piadina integrale con pollo saltato con le zucchine
La piadina integrale, senza strutto, la metto da parte. A scuola le mie ragazze la farciscono con gli straccetti di pollo saltati in padella con le zucchine a rondelle.
Altre idee di pranzi in ufficio o a scuola:
- Il polpettone di carne con le patate
- Lo strudel salato e i pomodorini
- La quiche porri e pancetta.
Perché ho scelto il pasto da casa a scuola
Purtroppo la risposta è tanto scontata quanto triste: il buono pasto a Torino ha un costo che per una famiglia come la nostra è quasi insostenibile. Continuo a ritenere che la mensa scolastica sia una risorsa di integrazione ed educazione davvero preziosa. Il compromesso ha avuto la meglio: le mie figlie hanno pranzato a scuola per 6 e 7 anni e oggi hanno un’età in cui posso dichiararmi soddisfatta dalla varietà di cibo che conoscono e apprezzano. Rispettano gli alimenti e a tavola si sanno comportare. Vivono il pasto come un momento di convivialità, assaggiano ciò che non conoscono e mangiano anche quello che non amano.
I miei consigli per sopravvivere alla schiscetta per bambini
- Se i tuoi bambini non mangiano di tutto, lascia perdere. Ti ritroveresti a cucinare pasta in bianco ogni giorno e saresti in seria difficoltà.
- Prima di mettere il cibo nel lunchbox, riempi il contenitore con acqua bollente e poi svuotalo. Così l’alluminio sarà già caldo.
- Coinvolgi i tuoi figli nella pianificazione e nella preparazione del pasto da casa. È una scelta che va condivisa e non è giusto che le incombenze siano tutte a tuo carico.